ASTRONAVE (ex) TERSAN: IL 14 NOVEMBRE PARTE IL PROCESSO

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L’ASTRONAVE DI MELLITTO

IL 14 NOVEMBRE INIZIA IL PROCESSO

LA GIUSTIZIA FA IL SUO CORSO

LA POLITICA DA ANNI È FERMA

Siamo più vicini all’accertamento delle responsabilità per la costruzione dell’impianto di trattamento dei rifiuti che sorge a Grumo, al confine con il territorio di Altamura, a ridosso del Parco dell’Alta Murgia. La famigerata "Astronave" destinata probabilmente a diventare il più grande impianto del genere d’Europa, autorizzato nel 2000 dalla giunta provinciale al trattamento giornaliero di 800 tonnellate di rifiuti (500 di soli fanghi), tra cui rifiuti speciali delle industrie conciarie e tessili come i fanghi contenenti cromo.
Il 14 novembre 2007, per sei imputati inizierà il processo penale, a seguito della citazione in giudizio firmata dai Sostituti Procuratori del Tribunale di Bari Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro [CLICCA QUI per leggere il provvedimento dei PM baresi]. Si tratta degli amministratori delle società Tersan Puglia e Prometeo 2000, del progettista e direttore dei lavori, di due dirigenti pubblici (del servizio rifiuti della Provincia e del settore ecologia della Regione) che avevano dato il via libera all’impianto.
In estrema sintesi, i sei imputati sono accusati, a vario titolo, di aver realizzato l’impianto su un suolo del tutto inedificabile e, comunque, senza le necessarie autorizzazioni. Con tale intervento si è distrutta la bellezza naturale di luoghi compresi nell’area protetta "Murgia Alta" designata come Zona di Protezione Speciale e come Sito di Importanza Comunitaria. Il tutto – contestano i magistrati – sulla base di un procedimento amministrativo di autorizzazione incompleto ed illegittimo.
È quanto accertato dalla pubblica accusa, che ora sarà verificato nel processo, con tutte le garanzie di difesa per gli imputati. In ogni caso, questo non esime da gravi responsabilità politiche i vertici istituzionali di provincia, regione e comuni, che certe scelte hanno avallato e che, in questi anni, hanno evitato – nonostante le promesse fatte in più di una campagna elettorale – di decidere sull’annullamento dell’autorizzazione che anche noi avevamo sollecitato. Ora, attendiamo con fiducia che la giustizia faccia il suo corso e con fermezza torniamo a chiedere ai vertici politici ed istituzionali di uscire dal vergognoso silenzio di cui si fanno scudo.
Per quanto ci riguarda, in questi anni, abbiamo già tutto detto e scritto [decine di documenti disponibili nel nostro sito internet: CLICCA QUI]. Aggiungiamo solo una parola di gratitudine nei confronti dei validissimi magistrati inquirenti. Il loro lavoro, nella latitanza di altri poteri democraticamente costituiti ed eletti, è un presidio istituzionale morale e democratico da difendere come cosa rara e preziosa. A loro va il nostro grazie!
Altamura, 1° novembre 2007
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
  
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