SOLO SPARGIMENTO DI ODIO. L’ALIBI PERFETTO PER LA SOLUZIONE DI EMERGENZA.

La politica ridotta a fanatismo o tifoseria non piace affatto. Mi
preoccupa. Disturba. È semplicemente non-politica. Sia chiaro, non mi
piacciono fanatismo e tifoseria, qualunque sia la bandiera che credono
di onorare. Ribadisco un concetto su cui mi sono soffermato qualche
giorno fa (4 marzo) in un post su Fb.

Ecco cosa scrissi: "Capisco che sino all’insediamento delle due assemblee (15
marzo) bisogna pure ingannare il tempo, ma questa caccia alla "cazzata
detta o scritta" dal neoparlamentare grillino di turno non mi pare una
grande, producente, furba, utile operazione. Certo, ci sono ignoranti, ingenui,
sprovveduti, inconsapevoli… ma, se si vuole continuare a giocare, sarebbe
pure il caso di dare un’occhiata ai curricula degli altri 800 (circa)
parlamentari. Magari iniziando a dar conto di condanne e di procedimenti penali
in corso di tanti per corruzione, concussione, finanziamenti illeciti,
abusivismo edilizio, peculato.
A mio parere, soprattutto nel centrosinistra, se davvero si vuol far qualcosa
per "guardare avanti", per "andare avanti", l’approccio
dovrebbe essere altro [suggerisco questa lettura: Amo Bersani. Lui mi ama? Abbassiamo i toni. È solo la fine del mondo di Jacopo Fo (da qui)]
e si dovrebbe sfidare questo movimento sulle cose da fare (tipo quello che, ad
esempio, ha proposto Crocetta in Sicilia: leggi qui). Il resto, è ricerca di alibi. Ricerca, a mio sommesso parere, che rischia di
fare il gioco di chi si tenta di demolire o demonizzare."

A
mio parere, soprattutto nel centrosinistra, se davvero si vuol far
qualcosa per "guardare avanti", per "andare avanti", l’approccio
dovrebbe essere altro: si dovrebbe sfidare M5S sulle cose da fare e
puntando su persone in grado di interpretare al meglio il momento e il
sentimento che il Paese sta vivendo.

Consiglio questo pezzo di
Tonino Perna (il Manifesto, 7 marzo 2013): Le trappole da evitare (da qui).

Invece assistiamo con
sgomento ad un’inutile e controproducente guerra. Il falso attivista
mandato in tv, la caccia alla cazzata detta o scritta da questo o
quell’eletto del M5S, gli estratti (parziali e quindi distorcenti) dei
discorsi e delle interviste rilasciate da Grillo, la storia tirata fuori
oggi delle società in Costa Rica, i falsi costruiti ad arte come la
storia, che sta girando via Fb, del discorso di Hitler, i cui contenuti e
toni vengono accostati a quelli utilizzati da Grillo (un fake, viene
spacciato per il discorso alla "nazione tedesca" dell’ottobre 1932,
quando invece il tipo arrivò alla Cancelleria nel 1933 e quel discorso
lo tenne il 1° febbraio 1933).

Approccio completamente sbagliato, come ho scritto.

È
una campagna durissima che punta delegittimare e svilire il risultato
elettorale. È una campagna che non porterà da nessuna parte. Determinerà
solo macerie, ulteriore rabbia, ulteriore spargimento di odio. I
perfetti alibi che giustificano quanto forse gli "alti piani" hanno già
deciso: una grande coalizione o una soluzione di emergenza.

Tutte “cose” che con il Bene del Paese e con la Politica hanno poco a che fare.

ENZO COLONNA