FALSITÀ SULL’OSPEDALE DELLA MURGIA “PERINEI”. TRA POCHE SETTIMANE SARÀ REALTÀ LA BANCA DEL SANGUE.

Il quadro che emerge dall’articolo pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno – Bari (pag. XIII) dal titolo “Scarseggia il sangue all’Ospedale Perinei”, circa il presunto annullamento degli interventi presso l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” a causa della carenza di sacche di sangue, che sarebbero state addirittura negate dall’Ospedale “Di Venere” di Bari, merita certamente di essere approfondito. Si tratta, per la verità, di circostanze già smentite dai vertici amministrativi e sanitari della ASL, che ho contattato questa mattina, ma che, per doverosa precauzione, ritengo giusto verificare fino in fondo.

Per questo, stamane, ho scritto al Direttore Generale della ASL Bari [v. nota nell’immagine in basso], chiedendogli di accertare tempestivamente, attraverso una indagine interna, la veridicità delle circostanze riportate nell’articolo. Ho chiesto, inoltre, di conoscere quali procedure e protocolli siano stati messi in campo per far fronte all’emergenza derivante dalla carenza di sangue.

Ritengo, però, profondamente ingiusto che nei commenti e nelle ricostruzioni (temo ispirate, spesso, da figure interne alla stessa amministrazione sanitaria di appartenenza che avrebbero il dovere di rappresentare, difendere e valorizzare) si presenti la situazione come immobile, condannata al declino e all’inefficienza, ignorando deliberatamente il lavoro compiuto in questi mesi da Regione e ASL Bari per fornire piena attuazione al piano di riordino ospedaliero, approvato in via definitiva il 28 febbraio 2017, e soprattutto al modello organizzativo della rete trasfusionale regionale, adottato dalla Giunta regionale lo scorso giugno (deliberazione n. 900 del 7 giugno 2017) con cui è stata sancita, in via definitiva, la previsione del Servizio Trasfusionale presso il “Perinei”, classificato dal piano come ospedale di 1° livello.

Un intenso lavoro che ho seguito, sollecitato e, con i miei strumenti, sempre valorizzato, sin dall’avvio del mio mandato, settimana dopo settimana, e che ha prodotto una serie di atti concreti per assicurare, in tempi relativamente brevi (un anno circa) se raffrontati ad una attesa di svariati anni, l’attivazione presso il nosocomio murgiano di questo servizio e con esso della Banca del Sangue.
Ricordo infatti che, dopo la deliberazione di giunta di giugno e dopo la definizione organizzativa della rete avvenuta in una riunione operativa dello scorso 28 settembre, l’ASL di Bari ha disposto, negli scorsi mesi di novembre e dicembre, l’assunzione dei medici trasfusionisti e dei tecnici di laboratorio, figure indispensabili che dovranno, assieme a infermieri già disponibili, formare l’equipe di lavoro del Servizio Trasfusionale della Murgia e che stanno svolgendo un necessario periodo di formazione presso due ospedali di Bari.
Inoltre, è stato già disposto l’acquisto di tutte le attrezzature e gli strumenti necessari per consentire la piena operatività del servizio. Completata la dotazione di personale e, nelle prossime settimane, delle attrezzature, si procederà all’accreditamento della struttura. A tale proposito, il Direttore Generale della ASL mi ha confermato, solo pochi giorni fa, che la richiesta di accreditamento sarà inoltrata all’inizio del prossimo mese, quando tutte le condizioni si saranno realizzate, salvo imprevisti.

Insomma, tutti passi necessari e decisivi, compiuti nel rispetto dei tempi previsti e di doverose procedure e nella direzione della rapida attivazione di questo importante servizio grazie al quale sarà possibile non solo raccogliere, ma anche conservare e disporre in sede del sangue necessario per le trasfusioni.

Ignorare tutto questo complesso lavoro tecnico e amministrativo, fatto da più persone (dei ranghi della politica e dell’amministrazione, di Regione e ASL, tra cui è doveroso menzionare esplicitamente il Direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale, dott. Michele Scelsi), per il raggiungimento di un obiettivo tanto atteso dai cittadini della Murgia, magari allo scopo di lucrare un po’ di consenso o visibilità in questa fase pre-elettorale, è profondamente scorretto. In tal modo si rischia di generare un inutile clima di tensione e allarmismo, di creare confusione nelle comunità murgiane e di mortificare l’impegno e il lavoro messo in campo in questi mesi da tanti per conseguire questo importante obiettivo territoriale che, mai come questa volta, è davvero a portata di mano.

Possiamo crescere come collettività, determinare avanzamenti in termini di progresso, solo se ci sono due condizioni: che tutti lavorino, ciascuno per il ruolo e le responsabilità che gli competono, e che tutti, parafrasando Calvino, sappiano riconoscere – in mezzo all’apatia, all’inefficienza, alla rassegnazione o pigrizia – questo lavoro (quotidiano, faticoso, spesso invisibile), e sappiano farlo durare, e dargli spazio.

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Di seguito, la nota che ho inviato questa mattina.
 

Di seguito una parzialissima rassegna: