PUBBLICATO NEL BOLLETTINO UFFICIALE L’AVVISO PUBBLICO PER I CONTRIBUTI IN FAVORE DELLE IMPRESE AGRICOLE FINALIZZATI ALL’ACCESSO AL CREDITO.

 

È stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 134 del 18 ottobre 2018 l’Avviso Pubblico (da qui) per contributi finalizzati alla compensazione delle commissioni richieste alle imprese agricole per la prestazione di garanzie da parte dei Confidi.

Le domande per accedere a questi contributi regionali, quindi, possono già essere inviate a mezzo pec, sino al termine di scadenza previsto per il prossimo 30 novembre. Per il 2019 e il 2020, invece, le domande potranno essere inviate a partire dal 1° gennaio e sino al 30 novembre di ciascun anno.

Si tratta, ricordo, di una significativa misura attraverso la quale si dà concreta attuazione ad una norma, da me proposta con uno specifico emendamento, contenuta nella legge regionale di assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2018 e pluriennale 2018-2020 (art. 27 della l.r. 10 agosto 2018, n. 44).

L’obiettivo di questa misura, avviata ora in via sperimentale, è quello di agevolare le imprese agricole, riducendo gli oneri gravanti sulle stesse per l’accesso al credito, con specifico riferimento alle commissioni, alle spese di istruttoria, a quelle di bollo e, più in generale, ai costi comunque denominati sostenuti dalle aziende per ottenere le garanzie prestate dai Confidi.

Si tratta di un bando “a sportello” che ha una dotazione finanziaria per l’anno 2018 pari a 150.000 euro (450.000 per il triennio 2018-2020) e che si rivolge alle imprese agricole con sede in Puglia che siano iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio e che abbiano una dimensione economica aziendale minima definita sulla base della produzione standard pari a euro 15.000.

Il contributo può arrivare a coprire il 100% del costo della garanzia, fino a un massimo di 2.500 euro, per interventi e investimenti di valore non superiore a 100.000 euro.

Al fine di agevolare le attività condotte da giovani o donne, il contributo può essere aumentato fino a un massimo di 3.000 euro per imprese condotte da queste specifiche categorie di soggetti.

Le istanze pervenute saranno istruite in ordine cronologico di arrivo e ammesse al contributo, in presenza di tutti i requisiti richiesti, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Si tratta di una iniziativa particolarmente innovativa nel panorama nazionale, alla quale tengo molto non solo per esserne stato il promotore, ma perché credo possa assicurare un aiuto concreto a sostegno del comparto agricolo pugliese che da tempo sta attraversando una grave crisi economica ed è impegnato in un difficile processo di ristrutturazione produttiva e di riposizionamento sul mercato interno e su quello internazionale.

Grazie a questa misura (nata da un confronto con i rappresentanti del mondo agricolo e, in particolare, da una interlocuzione sviluppatasi nel corso del tempo con la Coldiretti Puglia, che ringrazio) le imprese del settore potranno mettere in campo investimenti finalizzati a migliorare la propria capacità produttiva con un significativo alleggerimento dei costi delle operazioni di finanziamento, dal momento che è ben nota la difficoltà per le imprese di accedere al credito per poter crescere e svilupparsi.

Ringrazio nuovamente la Giunta regionale e, in particolare, l’assessore all’agricoltura, Leo Di Gioia; soprattutto ringrazio il direttore del dipartimento “Agricoltura e sviluppo rurale”, Gianluca Nardone, e il dirigente della sezione “Competitività delle filiere agroalimentari”, Luigi Trotta, per aver dato tempestivamente seguito alla norma contenuta nella legge di assestamento di bilancio approvata circa tre mesi fa.

Invito le imprese agricole del territorio a cogliere questa opportunità messa a disposizione dalla Regione Puglia per poter migliorare, con investimenti mirati ed efficaci, le condizioni in cui operano le aziende del settore al fine di renderle sempre più competitive in un mercato particolarmente complesso, nella consapevolezza che l’agricoltura continua a rappresentare uno degli ambiti più importanti e preziosi per l’economia regionale.