PARCO SAN GIULIANO, SISTEMA DI RACCOLTA ACQUE E FOGNA BIANCA: FIRMATO DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO REGIONALE.

Passi in avanti per la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque piovane e di “fogna bianca” nel quartiere San Giuliano di Altamura. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico (scaduto nel maggio scorso e di cui mi sono occupato più volte) che metteva a disposizione complessivamente 30 milioni di euro per sostenere i comuni pugliesi nella realizzazione di sistemi per la gestione delle acque pluviali nei centri abitati [da qui, la nota sulla graduatoria definitiva pubblicata nel novembre scorso].

Qualche giorno fa, Regione e Comune hanno sottoscritto il disciplinare che regolerà i rispettivi rapporti e che prevede, tra le altre clausole, le modalità di concessione del finanziamento regionale pari complessivamente a 1 milione e 300mila euro.

Il progetto altamurano, ricordo, riguarda l’area a nord-est dell’abitato (tra via Bari, via Mura Megalitiche e via Cassano, v. immagine), una zona interessata dalla presenza di numerose cavità e di un significativo tratto delle Mura Megalitiche. Ha lo scopo di alleggerire l’attuale collettore principale, presente su via Bari, e adeguare il recapito finale tramite, tra gli altri, i seguenti interventi:

  • realizzazione di nuovo tronco di fogna bianca a servizio della zona est dell’abitato (lungo via Port’Alba) e adeguamento del recapito esistente;
  • regimazione del recapito superficiale in via Le Fornaci con un tronco di fogna bianca in prosecuzione al tronco di Port’Alba;
  • realizzazione di un impianto di trattamento (in via Bari) e un nuovo recapito finale di fogna bianca esistente;
  • realizzazione di una nuova vasca di accumulo (in via Parigi, quartiere Parco San Giuliano), di volume pari a 350 metri cubi.

Gli interventi previsti vanno nella direzione di adeguare la rete di trattamento delle acque esistente al quadro normativo vigente (testo unico “ambiente”, piano di assetto idrogeologico, piano di tutela delle acque, regolamento regionale n. 26/13) e di affrontare una questione molto sentita dai cittadini, ossia la necessità di captare, convogliare e raccogliere le acque piovane. Un obiettivo fondamentale che risponde a diverse esigenze:

  • mettere in sicurezza il territorio, in particolare alcune zone della Città (come, ad esempio, Port’Alba, via Mura Megalitiche, via Cassano e Parco San Giuliano), evitando che le precipitazioni possano accentuarne la fragilità dovute alla conformazione geo-morfologica;
  • limitare l’afflusso di portata anomala in ingresso agli impianti di depurazione, soprattutto durante precipitazioni piovose intense;
  • evitare che, in occasione di piogge copiose (sempre più frequenti), le strade cittadine diventino “fiumi in piena”, in grado di mandare in tilt il traffico e di provocare allagamenti di scantinati, attività commerciali, box privati, con conseguenti danni e disagi per i cittadini;
  • non disperdere un bene prezioso come l’acqua piovana, che può essere invece accumulata e destinata a fini irrigui, consentendo anche notevoli risparmi per la collettività.

Si tratta dunque di interventi fondamentali, i primi, per una porzione del territorio comunale, su un tema particolarmente importante e avvertito, come quello della regimazione e raccolta delle acque piovane, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini altamurani.

Il cronoprogramma dell’intervento, fissato dalla Regione e previsto dal disciplinare sottoscritto, è scandito nelle seguenti tappe:

  1. completamento della progettazione esecutiva entro il 30 aprile 2019;
  2. avvio della procedura di gara per l’affidamento dei lavori entro il 30 settembre 2019;
  3. sottoscrizione del contratto con soggetto affidatario dei lavori entro il 30 novembre 2019;
  4. avvio dei lavori entro il 30 dicembre 2019;
  5. completamento dei lavori entro il 30 settembre 2020;
  6. operatività dell’intervento entro il 31 marzo 2021.

Vista la prima ravvicinata scadenza, fissata tra poco più di due mesi, occorre perciò procedere rapidamente alla redazione della progettazione esecutiva, per la quale è indispensabile preventivamente anche acquisire i necessari pareri (sotto il profilo ambientale, idrogeologico, ecc.).

Confido che il Comune di Altamura saprà operare bene e in tempo per portare a termine questa procedura che, all’esito, vedrà realizzata una importante infrastruttura pubblica in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei cittadini altamurani.

ENZO COLONNA