Sono stati finanziati in via definitiva, dalla Regione Puglia, i progetti presentati dagli Ambiti Territoriali Sociali che fanno capo ad Altamura, Molfetta, Bitonto e Francavilla nell’ambito del Bando finalizzato a selezionare interventi di recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, con conseguente sostegno a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché riduzione degli sprechi.
Il Bando regionale, adottato un anno fa e con una dotazione finanziaria significativa pari a 1.350.000 euro, dava attuazione alla legge regionale n. 17/2017 [che sin dal primo momento ho convintamente sostenuto e sottoscritto, al fianco del collega Ruggiero Mennea, primo firmatario: leggi qui] destinata a contrastare, con una serie di azioni e iniziative, lo spreco in ambito alimentare e farmaceutico.
Si tratta di progetti già dichiarati ammissibili e finanziabili nei mesi scorsi [v. qui per quello murgiano], ma era necessaria, da parte dei soggetti beneficiari, un’integrazione della documentazione amministrativa in modo da consentire alla Regione di procedere con il definitivo riconoscimento dei contributi di 50.000 euro per ciascun progetto.
Tanto è avvenuto con un recente provvedimento a firma del dirigente della Sezione regionale “Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali”.
Presto saranno dunque sottoscritti i disciplinari che regoleranno i rapporti tra la Regione e i soggetti beneficiari, soprattutto con riferimento alla tempistica e alle modalità di attuazione degli interventi oltre che di rendicontazione delle spese.
Sono soddisfatto per questo ulteriore passo in avanti che, in particolare, consentirà di avviare nei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese (che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini), il progetto denominato “Goods4Gift”.
Si tratta di una iniziativa interessante e significativa che avevo sollecitato nei mesi scorsi, sin dall’approvazione del bando regionale [leggi qui, ad esempio]. Interesserà un vasto territorio dove da tempo sono attive, su questa tematica, diverse realtà di base (in particolare, le varie articolazioni della Caritas Diocesana, l’Opera Mariana del Samaritano Onlus, Parrocchie, gruppi informali, diversi enti del terzo settore) che hanno avuto la capacità di coordinarsi e organizzarsi in modo da presentare una proposta progettuale fatta propria dall’Ambito e valutata positivamente dalla commissione regionale.
Il progetto prevede l’acquisto di attrezzature (celle frigorifere, noleggio mezzo di trasporto, ad esempio) per lo svolgimento di attività di recupero e di conservazione delle eccedenze alimentari, il ricorso a strumenti innovativi (piattaforma web e un’app, chiamate “Shelfie”, appositamente predisposte e messe a disposizione dall’Istituto di ricerca privato Item Oxygen “La Stazione dell’Innovazione”, che per questi dispositivi ha anche ricevuto riconoscimenti nazionali), nonché iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema (con il coinvolgimento della Confconsumatori).
Il progetto dell’Ambito di Altamura vede come soggetti attuatori, in particolare, la Caritas Diocesana e l’Opera Mariana del Samaritano Onlus.
Ringrazio, per il lavoro svolto, la Sezione regionale “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, nonché il personale dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese, che assieme agli amministratori dei comuni coinvolti hanno favorito il coinvolgimento dal basso delle realtà del territorio e articolato la candidatura.
ENZO COLONNA