Messa in sicurezza della vecchia discarica in contrada “Le Lamie”, a pochi chilometri da Altamura sulla strada per Laterza, utilizzata sino a marzo 2008. Giusto un esercizio di memoria, perché ci si dimentica e ci si dimentica di ricordare del lavoro svolto in Regione negli scorsi anni.
Nel corso del 2019, soprattutto tra la primavera e l’estate, sono effettuati controlli da parte dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale) e del NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri).

Poi, nel novembre 2019, il sequestro.

Il 19 dicembre 2019 delibera in via d’urgenza l’erogazione di un primo contributo di un milione di euro a favore del Comune di Altamura allo scopo di realizzare gli interventi di messa in sicurezza della discarica, in quanto soggetto istituzionalmente deputato ad intervenire in relazione a situazioni di necessità e urgenza legate alla tutela della salute pubblica. Nel corso di un incontro che si era svolto il 5 dicembre 2019 presso la Sezione regionale Ciclo Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia, l’ARPA Puglia aveva indicato le azioni da mettere immediatamente in campo per la messa in sicurezza del sito:
– rilievo dei livelli di percolato dai pozzi di raccolta e nella successiva estrazione;
– estrazione forzata del biogas, ove presente, e installazione di torcia di combustione;
– ripristino dell’integrità della recinzione della discarica al fine di impedirne l’accesso e di metterla in sicurezza;
– verifica della qualità ambientale delle acque sotterranee dai pozzi di monitoraggio della discarica;
– sfalcio delle erbe infestanti sul corpo dei rifiuti, al fine di evitare eventuali incendi;
riparazione del telo di copertura della discarica, al fine di minimizzare eventuali infiltrazioni di acque meteoriche e ridurre la formazione del percolato.
Il Comune, precisava la delibera, dovrà procedere con l’attivazione di tutto quanto è necessario per recuperare dalla società Tradeco le somme anticipate.

Nel giugno 2020, la Regione trasferisce l’anticipazione del 70% del contributo, cioè 700mila euro. La restante parte del finanziamento (300.000 euro) sarà erogato, a saldo, a seguito di presentazione di una relazione descrittiva delle attività svolte e delle spese sostenute da parte del Comune.
