DURA PRESA DI POSIZIONE DI LEGAMBIENTE. Alta Murgia: territorio di nessuno

Stando alle notizie che ogni giorno vengono diramate dalla stampa, sembra proprio che il Comune di Altamura non voglia proprio far decollare il Parco dell’Alta Murgia e ciò sia per le pressioni dei fautori degli Accordi di Programma sia per quelle di alcune organizzazioni locali degli agricoltori.

“In questo modo si ignorano in modo decisamente irresponsabile gli scempi che sull’intera area del Parco si stanno perpetrando o ipotizzando, come ad esempio gli inutili progetti di campi di golf (grandi consumatori di acqua in una regione che ha sete), i tanti capannoni industriali che come i funghi nascono ogni giorno, le discariche abusive di rifiuti che man mano vengono scoperte, le recenti ipotesi di stoccaggio di scorie radioattive, o ancora i continui spietramenti – ha dichiarato Massimiliano Schiralli, presidente regionale di Legambiente -. Per questo motivo Legambiente, visto l’impegno assunto dalla Provincia di Bari e dagli altri 12 Comuni murgiani, chiede alla Regione e al Ministro dell’Ambiente che non usino l’adesione del Comune di Altamura come alibi per rimandare ancora l’istituzione del Parco nazionale dell’Alta Murgia, non rendendosi così responsabili dei possibili danni ambientali che nel territorio murgiano vanno prefigurandosi giorno dopo giorno”.

La procedura di istituzione del Parco, ai sensi dell’art. 34 della Legge 394, è inequivocabile e vede nel Ministro dell’Ambiente il soggetto che deve provvedere (con o senza il Comune di Altamura) alla delimitazione provvisoria, alle misure di salvaguardia e all’istituzione del Comitato di Gestione.

“A tal proposito, Legambiente non può che essere preoccupata per il futuro del Parco – ha aggiunto Giacinto Giglio, responsabile regionale del settore Territorio di Legambiente – e chiede al Ministro dell’Ambiente di conoscere quale destinazione abbiano avuto i 6,5 miliardi di lire previsti dall’art. 2 della Legge 426/1999 per l’istituzione ed il funzionamento del Parco dell’Alta Murgia. Chiediamo, inoltre che la Regione Puglia convochi immediatamente la conferenza di servizi e si adoperi presso il Ministero dell’Ambiente affinché continui l’iter istitutivo del Parco”.

Dopo aver promosso nel maggio 1999 insieme ad altre associazioni ambientaliste, ai sindacati e alle associazioni agricole un protocollo d’intesa sul Parco, Legambiente lancerà  una campagna contro gli scempi derivanti dai numerosi progetti presentati nelle aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) dell’Alta Murgia e questo avverrà  in contemporanea con la manifestazione “Green Days” (13-21 aprile) promossa dalla Commissione Europea (Direzione Generale Ambiente).

In questa occasione Legambiente denuncerà  le inadempienze degli Enti Statali preposti al rispetto delle norme paesaggistiche e del D.P.R. n. 357/1997 sulla conservazione degli habitat e delle specie.

“La nostra Associazione chiede a tutti i sindaci dei Comuni dell’area Parco e, in particolare, al sindaco di Altamura di avviare una immediata discussione, serena e realistica, sulle misure di salvaguardia e sulla perimetrazione provvisoria – ha concluso Angela Lebefaro, segretaria regionale di Legambiente -, affinché nessuna speculazione possa bloccare il parco. L’invito che possiamo fare al sindaco di Altamura è di non indugiare ancora e di farsi parte attiva nella promozione del parco, al fine di consentire alle comunità  locali di beneficiare delle ricadute economiche e turistiche che sicuramente partiranno con l’istituzione dello stesso, a partire dalla valorizzazione e dalla conservazione delle proprie risorse naturali e culturali”.

UFFICIO STAMPA – LEGAMBIENTE PUGLIA