Ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte di tutta la comunità nazionale, degli Enti Locali e del governo per garantire e promuovere la dignità dei poveri più che il tentativo di criminalizzare gli immigrati; è preoccupante la sommaria identificazione tra immigrati e criminali così spesso insinuata da parte dei più.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e pieno sostegno ai Missionari Comboniani, Giorgio Poletti e Francesco Nascimbene, incatenatisi alla finestra della questura di Caserta per sollecitare le autorità e l’amministrazione locale ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione con una politica positiva di accoglienza e non con azioni repressive.
Già nel 1963 Giovanni XXIII nella Pacem in Terris dichiarava: “”¦fenomeno che ha assunto proporzioni ampie e che nasconde sempre innumerevoli e acutissime sofferenze. Non è superfluo ricordare che i profughi politici sono persone; che a loro vanno riconosciuti tutti i diritti inerenti alla persona…Fra i diritti”¦vi è pure quello di inserirsi nella comunità politica in cui si ritiene di potersi creare un avvenire per sé e per la propria famiglia”? (57).
Ci auguriamo che le autorità locali riconsiderino la loro azione e mirino a promuovere e difendere i valori della Carta Universale dei Diritti Umani promossa dall’ONU e che tutti possano prestare attenzione al richiamo dell’attuale Papa al Corpo Diplomatico il 13 gennaio 2003: “No all’egoismo! Cioè, no a tutto ciò che spinge l’uomo a rifugiarsi nel bozzolo di una classe sociale privilegiata o di una cultura di comodo che esclude l’altro”? e continua: “Il modo di vivere di quanti usufruiscono del benessere, il loro modo di consumare debbono essere rivisti alla luce delle ripercussioni che hanno sugli altri Paesi”?.
Bisognerebbe rendere più esplicito il NO! del papa alla militarizzazione crescente dell’economia e all’incredibile sviluppo del commercio delle armi.
Bari, 05 giugno 2003
Missionari Comboniani, Bari
Laici Comboniani
Associazione Daniele Comboni Onlus