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Riporta la data del 3 giugno, ma è stata ricevuta e protocollata in Comune il 9 giugno, la nota di convocazione indirizzata al Sindaco di Altamura, Rachele Popolizio, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ad essere convocata è pure la Regione Puglia, quindi il suo Presidente Raffaele Fitto.
Entrambi sono chiamati a partecipare ad una riunione che si terrà il 25 giugno 2003 presso la Presidenza del Consiglio, alla presenza di funzionari statali e di funzionari della Commissione Europea. Dovranno fornire ragioni, chiarimenti e documentazione in merito alla nota vicenda degli accordi di programma di cui alla legge regionale n. 34 del 1994 (per leggere il testo di legge, clicca qui: LA LEGGE REGIONALE 19 DICEMBRE 1994 n. 34).
Nella lettera della Presidenza del Consiglio si legge che sulla questione, come pure su altre che interessano altre regioni e località italiane, la Commissione Europea ha avviato una procedura di verifica del rispetto da parte del Comune di Altamura e della Regione Puglia (per tali enti risponde però lo Stato centrale) della normativa comunitaria sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e sui Siti di Interesse Comunitario (SIC). Come è noto, buona parte del territorio della nostra Murgia è stato classificato sia come ZPS, sia come SIC, quindi soggetto alla relativa normativa [v.: E’ TUTTO LEGALE?! (3); E’ TUTTO LEGALE?! (2); E’ TUTTO LEGALE?! (1)].
Alla fine del 2002 [v.: INCONTRO STAMPA DEL COORDINAMENTO PER LA QUALITA’ DELLA VITA], decine di cittadini e di associazioni di Altamura (riuniti nel Coordinamento per lo sviluppo e la qualità della vita) presentarono una segnalazione alla Commissione Europea (in particolare alla Commissaria delegata alle questioni ambientali, Margot Wallstrom), nella quale ipotizzavano che le molteplici procedure di deroga (accordi di programma stipulati da Regione e Comune) al Piano Regolatore avviate [ed in diversi casi, concluse con il rilascio delle concessioni: v., per la soluzione adottata dall’amministrazione comunale, l’articolo ACCORDI DI PROGRAMMA: FORSE DOMANI UNA SVOLTA; e il testo del deliberato consiliare ECCO L’ATTO DI INDIRIZZO SULLA VICENDA “34”. TUTTO CHIARO, ORA!?] ai sensi della legge regionale 34 rappresentassero una violazione della normativa fissata al livello europeo per le ZPS e i SIC.
Nella nota ora indirizzata al Comune e alla Regione, la Presidenza del Consiglio comunica che la Commissione Europea ritiene dette procedure incompatibili con le direttive comunitarie, quindi diventerebbe concreta – in assenza di una revisione di tali procedure – l’ipotesi dell’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano con pesanti conseguenze anche per la Regione Puglia.
Intanto, in vista dell’incontro del 25, già domani, 19 giugno, un paio di funzionari comunali si recheranno a Roma (anche questo è stato richiesto dalla Presidenza del Consiglio) per fornire atti e documenti amministrativi.
Dunque, sembra proprio che Commissaria Europea Margot Wallstrom abbia ritenuto fondate le argomentazioni offerte da quelle decine di cittadini ed associazioni contrari a quella procedura di deroga indiscriminata e diffusa al Piano Regolatore [rimasti invece inascoltati a livello locale: v. l’atto che non ha avuto alcun esito ed i cui contenuti sono stati ripresi nella segnalazione inviata alla Commissione europea, ANNULLATE GLI ACCORDI DI PROGRAMMA], tanto da farle proprie e da sollecitare un contraddittorio con gli enti locali interessati.
Evidentemente, a Bruxelles ci sono orecchie più sensibili.
Una selezione di documenti ed interventi pubblicati su questo sito:
NON VOGLIAMO ESSERE PARALIZZATI DALL’INCERTEZZA