Lettera all’assessore regionale alla sanita’: salvate “Anatomia Patologica” o fermate lo spreco.

Perché si procede con un appalto di oltre 700.000 euro per una Unità (Anatomia Patologica) cancellata dal presidio ospedaliero di Altamura con il riordino?

"Delle due l’una: o si conferma, come auspichiamo, tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese e paradossale contraddizione con la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di “risparmio di costi”. … In altri termini, Assessore, salvate l’Unità o fermate lo spreco!"

Da qui per leggere la lettera indirizzata all’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Elena Gentile, che riprende sostanzialmente il contenuto di precedenti note diffuse negli ultimi quattro mesi [v. qui, ad esempio].

 

 

OSPEDALE DI ALTAMURA: SALVATE L’UNITA’ O FERMATE LO SPRECO!

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ASL Bari: al presidio ospedaliero di
Altamura si procede con un appalto di 700mila euro per una Unità (anatomia patologica)
cancellata dal riordino.

Quello degli sprechi e dell’inefficienza del
nostro sistema sanitario è un tema ricorrente, sempre di attualità, destinato
a guadagnare pagine di cronaca giornalistica e spazio
nelle iniziative politiche
. Torno a segnalare un caso, a mio
parere sintomatico ed eclatante, che sinora non ha visto alcuna reazione da parte
dei responsabili politici e amministrativi
del sistema sanitario barese e regionale [ad esempio, v. Sanità: servizi per la salute e non sprechi].


Sino a quattro mesi fa, nel presidio
ospedaliero “Umberto I” di Altamura era attiva l’Unità Operativa di anatomia
patologica che ha svolto, in questi anni e con eccellenti professionisti, non
solo il lavoro di diagnostica, ma anche una fondamentale e molto apprezzata attività
di prevenzione (ad esempio, gli screening del cervicocarcinoma e del carcinoma
colon-retto, le prognosi mammella e colon, ecc.). L’Unità, a seguito della
riorganizzazione disposta dal direttore generale dell’Asl di Bari [deliberazione n. 1717
del 3 ottobre 2012 (clicca qui per leggere
], è stata soppressa, in quanto i
relativi servizi sono stati concentrati presso l’ospedale San Paolo (e, successivamente,
anche presso l’ospedale Di Venere).


È
convinzione di tanti pazienti e utenti, però, che si sia commesso un grave errore e un danno
alla nostra Comunità, che non può essere privata
di un presidio dedicato all’indispensabile opera di prevenzione.


In questi
mesi, ho altresì espresso preoccupazione e sconcerto anche per la contraddittorietà
degli atti sinora adottati dalla ASL barese. Tre mesi prima di questa decisione
(più precisamente, il 12 luglio 2012), infatti, la medesima azienda sanitaria
ha proceduto alla pubblicazione di un plurimilionario bando di gara per la
fornitura di attrezzature e arredi destinati al nuovo ospedale, la cui
realizzazione si trascina addirittura da un paio di decenni circa e ora, pare,
prossimo al completamento, tra Altamura e Gravina [v. qui]. Tale gara prevede, tra i diversi lotti, uno riservato agli “arredi ed
attrezzature del laboratorio di anatomia patologica” e comprende pure la
formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori, nonché un piano di
manutenzione [si tratta del sub-lotto “5” del lotto “B”: la sua descrizione è
disponibile a pag. 36 del modulo di offerta tecnica relativa al lotto B
reperibile nella pagina internet prima segnalata]. Solo per la fornitura di
tale lotto è previsto un costo che supera la cifra di 700mila euro [v. qui, a pag. 4 del quadro economico della gara di appalto].


Abbiamo più
volte domandato in questi mesi, senza alcun riscontro sinora: se la ASL barese
intende concentrare i servizi di anatomia patologica presso gli ospedali San
Paolo e Di Venere di Bari ha ancora ragion d’essere una spesa di questa consistenza? Che
fine faranno queste attrezzature, questi arredi? O – come auspichiamo – si
intende ripristinare l’Unità di anatomia patologica presso il nuovo ospedale?


Delle due
l’una: o si conferma, come auspichiamo, tale Unità nel nuovo ospedale o una spesa del genere risulterebbe
un gigantesco spreco di denaro pubblico e sarebbe in palese e paradossale contraddizione
con la motivazione della soppressione, vale a dire – come si legge nella
deliberazione del 3 ottobre 2012 – ragioni di “risparmio di costi”.


Ecco, su
tali questioni, ci permettiamo, ancora una volta, di sollecitare i necessari
chiarimenti e ripensamenti ai vertici del sistema sanitario barese e regionale, in particolare
all’assessore Elena Gentile, che da poche settimane ha assunto le deleghe in
materia.

In altri
termini, salvate l’Unità o fermate lo spreco! 

Altamura, 7 maggio 2013


ENZO
COLONNA (Movimento
cittadino Aria Fresca)

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

    Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

 

 

ALCUNI PUNTI AFFRONTATI IN CONSIGLIO COMUNALE DURANTE LA DISCUSSIONE SUL RENDICONTO 2012

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Molto schematicamente, alcuni punti affrontati ieri, in
consiglio comunale, nel mio intervento in occasione della discussione dedicata
al Rendiconto finanziario dell’anno 2012.

  • Costo e inefficienza del Servizio Rifiuti [13% di
    raccolta differenziata e le pesanti ripercussioni in termini di determinazione
    della Tarsu, nel 2012, e nel 2013 della Tares (in proposito, v. la mia recente
    interpellanza da qui
    )].
  • Bolletta energetica comunale (insostenibile e
    ingiustificabile, come ripeto da anni, alla luce della possibilità di far
    ricorso all’impianto di fonti di energia rinnovabile su immobili comunali):
  • Fitti passivi nel 2012 oltre i 500mila euro, a fronte di
    un considerevole patrimonio immobiliare comunale.
  • Un superato e non aggiornato regolamento sulla tassa per
    la pubblicità che determina introiti ridicoli (appena 70mila euro), quando, da
    stime degli uffici, si potrebbero incassare qualche centinaia di migliaia di
    euro.
  • Una tassa di occupazione di suolo pubblico che, almeno
    per le postazioni relative al mercato settimanale, andrebbero aggiornate così
    da incrementare un introito che per il 2012 si è attestato a poco più di
    500mila euro.
  • Un’insostenibile gestione degli impianti sportivi che
    determina un saldo negativo per il Comune di oltre 550mila euro (la proposta:
    perché non affidarli in gestione, gratuitamente, ma con assunzione degli oneri
    per la manutenzione ordinaria, per le utenze, ecc., a società e associazioni
    sportive della Città?).
  • Un piano di rilancio del settore dell’edilizia (che
    determinerebbe anche maggiori introiti per il Comune) attraverso misure
    premiali destinate all’edilizia residenziale sociale e agli interventi edilizi
    orientati al recupero, alla qualità architettonica e alla sostenibilità
    ambientale.
  • La grande occasione offerta dal finanziamento del piano
    di interventi di rigenerazione per il Centro Storico in cui il Comune deve
    assicurare una chance per i giovani professionisti altamurani (concorsi di idee
    e di progettazione) e deve creare le condizioni per creare un’occasione di
    lavoro per i disoccupati altamurani (clausola sociale nelle gare di appalto).

Su questo e altri profili mi sono soffermato ieri (cose
peraltro su cui, in buona parte, ci siamo soffermati in questi anni con
proposte concrete e puntuali: v., ad esempio, il nostro "Piano
comunale contro il declino"
e la Manovra finanziaria
alternativa proposta per il 2012
).

Mi sono inoltre espresso per l’impiego
delle risorse dell’avanzo di amministrazione (poco più di 400mila euro) a
favore

  1. degli interventi urgenti necessari per la fruizione e l’agibilità
    (almeno quella minima) del Campo Cagnazzi (tema su
    cui siamo impegnati da anni: leggi,
    ad esempio, qui
    ), prevedendo nelle necessarie procedure d’appalto per i lavori un
    a "clausola sociale",
    secondo le disposizioni di cui all’art.69, D.Lgs. 163/2006 finalizzata all’assunzione
    di disoccupati residenti ad Altamura (uno dei punti, il n, 4, contemplati nella mozione votata il 27 marzo 2013, leggi qui);
  2. e degli interventi edilizi minimi per l’abitabilità
    di alcuni immobili urbani di proprietà del Comune da rendere disponibili per
    far fronte a situazioni di emergenza abitativa di famiglie altamurane.

In chiusura di intervento, ho fatto osservare che questa non
è una terra arida, tutt’altro, e le formiche sono all’opera, nonostante i tempi
cattivi.

È una terra fertilissima, che esprime energie e vitalità
eccezionali. In proposito, ho citato, a titolo esemplificativo, una serie di
iniziative delle ultime e prossime settimane: le nostre imprese in giro per il
mondo; i nostri giovani che si affermano negli studi e nelle professioni;
l’emozione della riapertura del Teatro Mercadante, assicurata dalle imprese
impegnate nel recupero (http://www.teatromercadantealtamura.it/),
e l’appuntamento di Danzarte del 25 aprile; le giornate di festa collettiva e
di ospitalità offerte dalla manifestazione Federicus o, meglio, Fridericus; le
espressioni altamurane di un altro mondo possibile e di un’altra economia
possibile (solidale, partecipata, condivisa, non mercantile) che si sono
ritrovate a Fornello per il 1° maggio; la “tre giorni” di Amlet, Fornello e
Molino d’Arte dedicata a don Tonino Bello; la rassegna Namastenn presso Crepes
& Books frutto della delicata costanza di Donato Emar Laborante; la
riscoperta dei luoghi offerta da Luoghi Comuni Festival edizione 2013; il
prossimo appuntamento di Al3mura 2013 di Spirali che aspettiamo per giugno; le
iniziative sul Centro Storico avviate dal Comitato “Il Cuore di Altamura”; ecc.

Compito di chi amministra è creare le condizioni affinché
quelle energie e altre ancora possano liberarsi, non siano soffocate e siano
inserite in un disegno più ampio, organico, collettivo, di progresso. Che si
facciano patrimonio comune, bene comune, di cui rendere partecipi le persone
che vivono con maggior difficoltà il presente.

Tutte quelle energie individuali sono elementi di
un’orchestra che vanno motivati perché possano esprimersi al meglio e
soprattutto vanno tenuti assieme a fare una sinfonia. Questo è il compito,
paziente, faticoso, spesso ingrato e misconosciuto della Politica, almeno per
come la intendiamo io e i miei amici del Movimento Aria Fresca.

Nonostante tutto, nonostante le amarezze, nonostante le
difficoltà, guardiamo avanti! Con fiducia.

Altamura, 3 maggio 2013

ENZO COLONNA (Movimento cittadino Aria Fresca)

 

ANCORA SU CAVA DINOSAURI, UNA VICENDA CHE SI TRASCINA PENOSAMENTE E TRISTEMENTE DA TANTI ANNI

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Ottimo lavoro di Angela Colonna. Dal suo ultimo pezzo [leggi qui]
emergono almeno due nuovi elementi:

  • Veniamo a conoscenza di un’interrogazione presentata nel
    2007 da due consiglieri regionali (tra cui Michele Ventricelli) da cui si
    evincono alcuni elementi sinora sconosciuti: ci sono stati problemi, non meglio
    precisati, relativi alla procedura di demanializzazione della paleosuperficie e
    delle particelle funzionali alla fruizione del sito (la strada di accesso). È una
    questione su cui ho insistito, pur non disponendo degli elementi di conoscenza
    dei consiglieri regionali, nei miei ultimi interventi e nella mia interpellanza
    al sindaco [ad esempio, leggi qui l’intervento pubblicato dal sito di Repubblica Bari qualche giorno fa].
    Sarebbe interessante capire a cosa i consiglieri regionali si riferivano quando
    scrivevano "la procedura di demanializzazione subisca una brusca ed
    inspiegabile interruzione
    " e quali siano state le risposte ottenute alla
    loro interrogazione.
  • In risposta alle domande della giornalista, il
    Soprintendente La Rocca ha precisato: "La superficie con le impronte è
    negli elenchi dei beni demaniali
    ". Ne prendo atto, anche se ci sono i
    rilievi messi in evidenza dall’interrogazione regionale (trasmissione planimetrie,
    risposte all’agenzia del demanio, ecc.).

Evidentemente ho grandi limiti comunicativi. Non per questo
qualcuno è legittimato a darmi del cialtrone o a riversarmi le solite ammuffite
accuse di “protagonismo”, dopo aver dedicato in questi anni, assieme a pochi
altri soggetti (quelli riuniti prima nel Comitato per lo sviluppo e la qualità
della vita
, poi quelli del Comitato per l’Uomo fossile e le Orme di dinosauro, a
persone come Fabio Perinei e Luca Bellarosa),
un costante impegno diretto, anche con successo, a impedire che la Cava dei
Dinosauri fosse compromessa da abusi, dall’industrializzazione della zona, da
sperperi di denaro pubblico, da incredibili operazioni societarie [per una
parziale documentazione, c’è questo nostro blog e in particolare un sua apposita
sezione dedicata a "Murgia e Territorio" (da qui)]. In tutte queste
occasioni, quando si trattava di prendere “schiaffi”, non fisici ovviamente, o
assumere posizioni difficili, davvero difficili, non abbiamo ritrovato in
passato molti “protagonisti” al nostro fianco.

Con difficoltà, per i menzionati limiti comunicativi, e
tornando al merito delle questioni, quello che conta per davvero, le questioni
che mi sto sforzando di mettere in evidenza sono altre: 

  1. Se la superficie con le orme e la relativa strada di
    accesso sono beni demaniali (quindi di tutti, della ‘nazione’), perché in tutti
    questi 13 anni non si è intervenuto e ancora non si interviene per la messa in
    sicurezza di un patrimonio già della collettività? È semplicemente un dovere,
    un obbligo, giuridico, oltre che di altra natura. A noi tocca esigere il
    puntuale adempimento di quest’obbligo.
  2. Perché si continua a parlare (facendo un’incredibile
    confusione) di provvedimenti di "occupazione"? È evidente la
    contraddizione, banale rilevarla: se è demaniale, si tratta di preservare un
    bene già della collettività e non sono necessari decreti o provvedimenti di
    sorta. La Soprintendenza già dispone del Bene e senza alcun impedimento
    giuridico può procedere con i necessari interventi di preservazione. Scusate se
    banalizzo con un esempio: per fare i lavori in casa mia, che faccio, mi firmo
    un provvedimento con cui mi autorizzo ad entrare e sistemare l’impalcatura?
    Difficile comprendere questo? Non mi pare proprio.
  3. E ancora e questa cosa mi fa davvero impazzire o, meglio,
    mi fa impazzire rilevare che non si riesca a cogliere l’assurdità delle cose
    che si scrivono e leggono in giro, da più parti. Se è un Bene demaniale, come
    ora ribadisce il Soprintendente e non ho motivo di dubitare (nonostante i fatti
    a cui si riferisce l’interrogazione del 2007, resa nota solo oggi da
    Altamuralife.it, dei consiglieri regionali e che mi auguro possano essere
    meglio spiegati), perché è necessario chiedere il permesso ai proprietari
    privati della Cava per accedere alla superficie, per organizzare una visita,
    per organizzare – come ora, ad esempio, intende lodevolmente fare l’Ente Parco
    – una stagione di visite guidate? Se la superficie e la strada di accesso sono
    beni demaniali, l’unico referente, a cui chiedere l’autorizzazione, per foto,
    riprese, accessi, visite, ricerche, è la Soprintendenza per i Beni archeologici
    della Puglia.

Evidentemente, c’è qualcosa che non torna. È cialtroneria o
smania di protagonismo mettere in evidenza queste contraddizioni?

Il fatto è che questa vicenda si trascina penosamente e
tristemente da tantissimi anni. L’unico modo per venirne a capo, a mio parere, è, con
l’umiltà dello studio e del lavoro quotidiano, individuare i problemi negli
esatti termini, altrimenti continuiamo ad alimentare incertezze,
disinformazione e soprattutto alibi, esattamente quegli alibi che sinora hanno
impedito di attivare le opportune procedure di legge, in questo caso
finalizzate almeno a preservare orme e superficie.

Come ho già scritto, difficili non sono le risposte, ma le
domande. Porre le giuste domande significa essere già a metà del processo per
la loro risoluzione. Nella formulazione del problema è già implicito il
criterio della soluzione. Altrimenti ci si avvita con le proprie fallaci
certezze e il problema resta lì, irrisolto.

Per la prospettiva, infine, resta la proposta da tempo
avanzata e che ho rilanciato con la mia interpellanza. Al cospetto di una stima
della Cava, il contesto e non la superficie (appunto, come si dice, già
demaniale), pari a 500mila euro, per accelerare la definizione della questione
relativa alla titolarità del Bene, preliminare ai successivi interventi di
valorizzazione e fruizione, non è opportuno, doveroso, che siano, assieme, il
Comune di Altamura, la Regione Puglia e la Provincia di Bari ad attivarsi per
espropriare l’area ai sensi dell’art. 95, comma 2, del Codice dei beni culturali
e del paesaggio (che così recita: "Il Ministero può autorizzare, a
richiesta, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché ogni altro
ente ed istituto pubblico ad effettuare l’espropriazione di cui al comma 1. In tal caso dichiara la
pubblica utilità ai fini dell’esproprio e rimette gli atti all’ente interessato
per la prosecuzione del procedimento")?

Ritengo che su questa prospettiva, molto realistica a mio
parere, tutte le Istituzioni territoriali debbano lavorare assieme e
rapidamente, per superare anni di desolante paralisi, di rimpalli di
responsabilità, per superare una lunghissima stagione di rassegnazione e
lamentazione, di sconcertante e ingiustificabile abbandono di un bene comune di
assoluta e unica rilevanza.

Altamura, 3 maggio 2013 

ENZO COLONNA (Movimento cittadino Aria Fresca)

 

PIANO INTEGRATO DI RIGENERAZIONE DEL CENTRO STORICO

piano_centro_storico.png

Conclusa la fase
negoziale per la definizione del piano integrato per il centro storico. Ora
deve prendere avvio la fase di attuazione.

 

piano_centro_storico.png

LE NOSTRE PROPOSTE PER LA SUCCESSIVA
ATTUAZIONE: COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI, CONCORSI DI IDEE E DI PROGETTAZIONE,
LAVORO PER I DISOCCUPATI ALTAMURANI.

Già un mese fa avevamo scritto che Altamura avrebbe
beneficiato di un finanziamento regionale per il “Piano integrato di sviluppo
urbano” che interessa il nostro Centro Storico
, candidato un anno e mezzo
fa ad un bando con cui l’Assessorato
regionale alla qualità del territorio
metteva a disposizione delle città
medio/grandi cospicue risorse pubbliche (del fondo europeo di sviluppo
regionale, FESR) per piani di riqualificazione e rigenerazione del tessuto
urbano [leggi qui].

Avviata il 10 aprile, presso gli uffici regionali, la fase
negoziale
che ha
visto assieme Regione e Comune definire più puntualmente gli interventi e
apportare alcuni correttivi e modifiche al Piano originariamente presentato, si
è conclusa venerdì 19 aprile con esito positivo [leggi
qui
].

Lo ribadiamo: è davvero una bella notizia, un risultato
raggiunto grazie all’impegno di tanti e grazie ad un raro momento di lavoro
condiviso e di sostegno di tutte le forze politiche presenti in consiglio
comunale
.

È soprattutto una grande opportunità che va sfruttata
adeguatamente e rapidamente
.

Vogliamo ora segnalare
alcune priorità che riteniamo necessario
tenere presente nella prossima fase di attuazione del piano
:

1)     Si faccia ora quello che
nell’elaborazione del Piano da candidare non fu fatto. È indispensabile rendere partecipe la popolazione altamurana dei
contenuti e degli obiettivi del Piano, attraverso momenti di conoscenza,
approfondimento e di ascolto, utili a meglio calibrare e finalizzare gli
interventi finanziati.

2)     L’amministrazione comunale faccia ricorso agli strumenti dei concorsi di idee e dei concorsi di progettazione per
selezionare i contenuti e i progettisti da impegnare, con il coordinamento dei
tecnici comunali che sinora hanno svolto un ottimo lavoro, negli interventi in
programma, favorendo la partecipazione
dei professionisti più giovani della nostra Città
. Da anni sollecitiamo
l’adozione di questo tipo di procedure. Senza alcun esito sinora. Il Piano sia
allora la prima e importante occasione per mettere in campo e alla prova le
migliori energie professionali.

3)     Come più volte ribadito e come
pure previsto nella mozione votata nel consiglio comunale del 27 marzo scorso,
nella predisposizione delle gare di appalto si preveda l’inserimento di “clausole sociali” finalizzate
all’assunzione di disoccupati residenti ad Altamura
da parte delle imprese
che si aggiudicheranno i lavori.

 Su questi punti,
assicuriamo il nostro impegno e confidiamo in positivi riscontri da parte
dell’amministrazione.

Altamura, 22 aprile 2013

ENZO COLONNA (consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca)

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com

 

 

 

VIA VECCHIA BUONCAMMINO: GRAZIE AL LAVORO DELLE MINORANZE IL PROGETTO CAMBIA RADICALMENTE.

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via_vecchia_buoncammino.jpgIl lavoro svolto in Consiglio dai consiglieri di minoranza ha
determinato un buon risultato.

Dopo tre intere sedute consiliari dedicate all’argomento (una a gennaio e le due di ieri e
martedì scorso), il provvedimento
amministrativo
– che albergava agli atti del consiglio dal 2011 (sì, avete
letto bene, da due anni!) in risposta ad una proposta presentata dall’impresa
interessata (proprietaria dell’area) addirittura nel giugno 2009 (sì, avete
letto bene, quattro anni fa!) – è stato
completamente riscritto
(con un maxiemendamento presentato solo ieri dalla
maggioranza) e approvato dai sedici
consiglieri di maggioranza
.

La riscrittura del provvedimento cancella la originaria proposta che prevedeva l’approvazione di
un progetto di edificazione di parte dell’area per una volumetria di circa 13.000 metri cubi
da riconoscere, in variante al piano regolatore, come compensazione per la
cessione dell’area interna da riqualificare con finalità di valorizzazione dei
reperti archeologici, per la realizzazione di un piccolo centro museale e per
la realizzazione di una strada di servizio all’intera zona [clicca qui per
leggere la proposta di deliberazione agli atti del consiglio comunale
e
clicca qui
per leggere la scheda istruttoria e il parere del dirigente comunale
].

La riscrittura del provvedimento ha fatto tesoro, in buona parte,
delle proposte avanzate in questi anni e ribadite in consiglio
:

1) conferma l’inedificabilità di
tutta l’area e dichiara non accoglibile del progetto presentato;

2) avvia un nuovo procedimento
amministrativo finalizzato alla riqualificazione e valorizzazione del sito
archeologico da sempre in condizione di abbandono;

3) impegna a determinare il valore
dell’area e dei lavori di riqualificazione, che verranno individuati con
successivo progetto, e la quantità di diritti edificatori da riconoscere in
compensazione attraverso l’agenzia del territorio e gli uffici tecnici;

4) successivamente, sarà
individuata altra area, nella disponibilità dell’impresa, su cui far atterrare
questi volumi.

Dopo la maratona consiliare di questi
giorni (dai tratti a volte deliranti, come le procedure di voto di ieri sera),
mi auguro ora che la traccia di lavoro definita grazie all’ottimo lavoro (di
contestazione e di proposta) dei consiglieri di minoranza sia puntualmente e
concretamente perseguita.

Tengo a mettere in evidenza ancora
un altro punto. Come ho detto in tutte le fasi della discussione consiliare,
anche ieri sera, trovo semplicemente
indecente che la pubblica amministrazione risponda ad una istanza di un
cittadino a distanza di ben 4 anni
. Non si consumano anni di incontri,
conferenze di servizi, investimenti da parte dell’interessato, pareri,
discussioni, sedute consiliari a vuoto, per arrivare ad una risposta
amministrativa, qualunque sia il suo contenuto (si può respingere, accogliere, modificare,
integrare).

Le "cose" si possono
fare. Non mi arrendo all’alternativa: "non fare nulla" o "fare
male". Le "cose" si
possono fare… presto e bene, però!

Tutto questo, come ho scritto in
altra mia nota [leggi qui], passa da un nuovo modo di essere e fare Politica, che abbandoni
i “bassifondi del possibile” (slum of possible), cioè quella rassegnata, pigra,
maligna e impotente rassegnazione cui buona parte della classe dirigente della
nostra Città, del nostro Paese sembra essersi consegnata da lungo tempo.

Altamura, 18 aprile 2013

ENZO COLONNA (consigliere comunale – Movimento cittadino Aria Fresca)

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet:www.enzocolonna.com

 

 

 

 

IERI, IN CONSIGLIO COMUNALE. ABBANDONARE I BASSIFONDI DEL POSSIBILE.

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foto_consiglio.jpgNonostante le amarezze di ogni genere provenienti da più fronti (anche da quelli che si presumono più sensibili e ispirati), non mi rassegno: continuo a ripetere che ci possiamo salvare, come Comunità intendo, se ognuno di noi, nel suo piccolo, si ostina a fare sino in fondo il proprio dovere.
Mi muovo, come amo ripetere, con “scienza e coscienza” e – molti fanno finta di ignorarlo, strumentalmente – con i limitatissimi strumenti che il mio ruolo di semplice consigliere comunale di minoranza mi assegna da anni. Resto profondamente fedele ad un articolo bellissimo e spesso dimenticato della nostra bellissima Costituzione, che disvela continuamente la sua assoluta e moderna ricchezza. È l’art. 54: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore". Mi aggrappo, per affrontare difficoltà e nefandezze, all’idea che “non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità” (Oriana Fallaci).
In Consiglio, appunto, con "disciplina e onore". Spero, anche ieri, di essere stato fedele a tale precetto – giuridico, morale e politico ad un tempo – durante la discussione delle due interpellanze sulla Tares (salasso imminente: leggi qui) e Cava Pontrelli (questione ancora imbrigliata in un coacervo di incapacità, inettitudini, inadempienze: leggi qui). In proposito ho ricordato ieri, citando Heidegger nonostante i ghigni e le ironie di taluni, dentro e fuori il consiglio, che “il domandare è la pietà del pensiero”: se chi interpella, domanda, compie un atto di “pietà”, è necessario che da parte di chi è chiamato a rispondere ci sia volontà, impegno, energia, soprattutto un “pensiero”. Non pigrizia intellettuale o insignificante e apatica arroganza.
Spero di essere stato fedele a tale precetto anche durante la discussione, l’ennesima, sul provvedimento di variante urbanistica per l’insediamento di oltre 13000 mc nell’area archeologica di via Vecchia Buoncammino, durante la quale mi sono permesso, nonostante i già citati ghigni, di menzionare un altro pezzo bellissimo della Costituzione come l’art. 9 ("La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.").
In consiglio, sempre ieri, mi sono permesso di ricordare, nonostante le omertose, vigliacche e complici ironie, che "l’Italia è le sue Città storiche, l’Italia è la sua dimensione civica" (Montanari). Mi sono permesso di ribadire che ci salviamo, come istituzioni e come Comunità, se ripartiamo da qua, da questi fondamentali: la nostra Costituzione, la nostra Nazione, la Conoscenza, il Paesaggio e il Patrimonio identitario (civico, storico, culturale). Carne e pelle del nostro Paese. Mi sono permesso di ribadire che a noi tocca tener fede al patto che lega le generazioni, quelle del passato e quelle che devono ancora venire.
Tutto ciò passa da un modo di essere e fare Politica che abbandoni i “bassifondi del possibile” (slums of possible), cioè quella rassegnata, pigra, maligna e impotente rassegnazione cui buona parte della classe dirigente della nostra Città, del nostro Paese sembra essersi consegnata da lungo tempo.
Altamura, 17 aprile 2013

ENZO COLONNA
(consigliere comunale – Movimento Aria Fresca)

 

 

TARES, QUANDO NE PARLIAMO? IN VISTA UN AUMENTO DEL 30%?

03.04.13_-_interpellanza_tares.png

Da mesi sto sollecitando una riflessione e decisioni, a
livello comunale, almeno per contenere uno scontato salasso, l’ennesimo, per i
cittadini altamurani determinato dall’introduzione della Tares. Sinora nessun
cenno di risposta.


Se non si fa nulla, temo che per le abitazioni l’aumento
della tassazione, rispetto alla Tarsu dello scorso anno, risulterà di almeno il
20-30%. Per gli altri immobili, probabilmente sarà ancora maggiore.


Ho presentato, due settimane fa, questa interpellanza
urgente che sarà discussa nel consiglio comunale di domani, martedì 16 aprile,
assieme all’altra su Cava Pontrelli, quella dei Dinosauri [v. qui: https://www.enzocolonna.com/content/view/1143/41/].


Altamura, 15 aprile 2013

ENZO COLONNA

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INTERPELLANZA URGENTE SU CAVA PONTRELLI.

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Dopo anni e nonostante l’impegno profuso da tanti soggetti sul
territorio e da più fronti politici e amministrativi, la situazione
giuridica e amministrativa si presenta ancora confusa, ambigua e contraddittoria.
Indispensabile fare il punto della situazione. Indispensabile un
momento di chiarezza su tali aspetti e sulle iniziative che il Comune di
Altamura potrebbe porre in essere. Non possiamo continuare ad
appellarci allo Stato, ad altre Autorità, alleggerendoci la coscienza.
Ritengo necessario che, assieme, siano ora Comune, Provincia e Regione a fare il passo decisivo.

In particolare, dell’interpellanza, segnalo questo passo:
"Ove dovesse risultare corrispondente al vero il dato sulla stima
diffuso in queste ore (500mila euro), se non ritiene, come più volte
proposto dallo scrivente
[v., ad esempio, un nostro documento del settembre 2011: "Cava dei Dinosauri: basta chiacchiere interessate. La nostra proposta. (da qui)"], che – per accelerare la definizione della
questione relativa alla titolarità del Bene, preliminare ai successivi
interventi di salvaguardia e valorizzazione – sia il Comune di Altamura
(possibilmente assieme alla Regione Puglia e alla Provincia di Bari) ad
attivarsi per espropriare l’area ai sensi dell’art. 95, comma 2, del
Codice dei beni culturali e del paesaggio (che così recita: «Il
Ministero può autorizzare, a richiesta, le regioni, gli altri enti
pubblici territoriali nonché ogni altro ente ed istituto pubblico ad
effettuare l’espropriazione di cui al comma 1. In tal caso dichiara la
pubblica utilità ai fini dell’esproprio e rimette gli atti all’ente
interessato per la prosecuzione del procedimento»).

Altamura, 3 aprile 2013

ENZO COLONNA

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VOTATA MOZIONE CON UN PACCHETTO DI PROPOSTE CONCRETE PER RIPARTIRE: SOLIDARIETA’ E LAVORO.

 
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Al Sig. Sindaco dott. Mario Stacca 

Al Sig. Presidente del Consiglio
Comunale

Ai Presidenti dei Gruppi
Consiliari

Ai Consiglieri Comunali

 

PROPOSTA
DI MOZIONE

ART. 47
E SS., REG. CONS. COMUNALE

 

I sottoscritti consiglieri
comunali,

Premesso che

– nel corso delle sedute consiliari del 26 e 27 marzo 2013
è emersa la necessità di far fronte al crescente disagio sociale ed economico
determinato dalla perdurante crisi economico-finanziaria che sta interessando
in particolare la città di Altamura; 

– dalle forze politiche di opposizione sono pervenute
varie proposte che, seppure non risolutive del problema, sicuramente sono un
serio tentativo finalizzato ad alleviare le difficoltà quotidiane di chi
sfortunatamente si trova suo malgrado in una situazione di disagio; né può
ritenersi che i ridotti poteri dell’Amministrazione Comunale debbano costituire
motivo per rimanere inermi;

– in sintesi, tenendo presente il contenuto degli
interventi svolti in aula, i sottoscritti consiglieri ritengono degne di
attenzione le seguenti iniziative e proposte:

  1. ricognizione degli immobili di
    proprietà comunale inutilizzati o del loro attuale stato d’uso al fine di
    concederli a quelle persone nei cui confronti è stato emesso provvedimento
    giudiziale di sfratto e/o non in grado economicamente di sostenere il costo di
    fitti a prezzo di mercato;
  2. avvio di un piano di edilizia
    residenziale sociale, con specifica attenzione agli affitti a canone agevolato;
  3. rapido avvio del progetto di
    rigenerazione urbana finanziato dalla Regione Puglia;
  4. previsione della clausola sociale,
    secondo le disposizioni di cui all’art.69, D.Lgs. 163/2006 (e della normativa
    comunitaria), in tutti gli appalti pubblici da bandire finalizzata all’assunzione
    di disoccupati residenti ad Altamura regolarmente iscritti nelle liste tenute
    dall’Agenzia per l’impiego;
  5. avvio di un tavolo di
    concertazione con tutti gli altri Enti pubblici e con le società a
    partecipazione pubblica finalizzato all’inserimento della citata clausola
    sociale negli appalti pubblici da essi banditi, nonché finalizzato
    all’assunzione di disoccupati residenti ad Altamura anche per i lavori pubblici
    già appaltati e non ancora avviati;
  6. accelerazione e snellimento dei
    procedimenti amministrativi per l’ottenimento di permessi edilizi, di licenze
    commerciali, della certificazione dei crediti vantati dalle imprese nei
    confronti del Comune di Altamura;
  7. approvazione urgente del nuovo
    Regolamento dei servizi sociali;
  8. previsione di misure fiscali premiali
    per interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio
    edilizio privato;
  9. programma di investimenti per la
    riqualificazione e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare
    comunale;
  10. impiego di disoccupati negli
    interventi comunali di risanamento e bonifica di aree pubbliche periferiche ed
    extraurbane finanziati con i fondi ecotassa messi a disposizione dalla Regione
    Puglia per un totale di 60.000 euro (di cui 18.000 di cofinanziamento comunale
    e 42.000 euro di finanziamento regionale);
  11. di
    concerto con l’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia predisposizione di un
    Piano di presidio e osservazione del territorio della Murgia finalizzato a
    prevenire gli incendi e lo smaltimento illegale di rifiuti, in cui impegnare
    disoccupati, con funzioni di osservazione del territorio e di allerta delle
    autorità e del personale con competenza specifica (vigili del fuoco, protezione
    civile, corpo forestale, polizia giudiziaria, ecc.);
  12. piano di
    valorizzazione di terreni agricoli e pascoli di proprietà comunale da
    assegnare, con avviso pubblico, per la coltivazione o attività di allevamento a
    disoccupati/inoccupati, preferibilmente associati tra loro;
  13. costituzione
    di un fondo comunale di garanzia, di concerto con Banca Etica (ad esempio), per
    la concessione di microcrediti (non oltre i 2000-3000 euro) a persone e
    famiglie in condizione di contingente difficoltà che non possono accedere agli
    ordinari canale del credito;
  14. costituzione
    di un fondo per l’erogazione di borse lavoro (anche di poche migliaia di euro)
    per l’avvio di attività lavorative e professionali da parte di  giovani altamurani;
  15. predisposizione
    del regolamento di attuazione della legge regionale n. 13 del 2008 (Norme
    sull’abitare sostenibile) prevedendo incentivi (abbattimento Imu, riduzione
    costi di costruzione e oneri, premi volumetrici sino al 10%) a favore di
    interventi edilizi finalizzati ad assicurare efficienza energetica e risparmio
    idrico agli edifici;
  16. individuazione
    di aree da mettere a disposizione dell’Istituto autonomo case popolari (IACP)
    per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;
  17. predisposizione
    di un Piano di lavori socialmente utili in cui impegnare disoccupati, piano da
    finanziare con i risparmi di spesa derivanti dalla mancata erogazione dei
    gettoni di presenza e dei connessi oneri per i lavori delle commissioni
    consiliari sostanzialmente soppressi dall’estate 2012 e da quelli che si
    determineranno, per il medesimo motivo, in tutto il 2013;
  18. definizione,
    come più volte sollecitato dal consiglio comunale, dei rapporti con gli
    assegnatari di alloggi compresi nei piani di edilizia economica e popolare,
    riconoscendo loro la possibilità di riscattare la proprietà piena delle aree
    concesse in diritto di superficie;
  19. rapida
    definizione del prossimo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e del
    piano di gestione dei due centri di raccolta di rifiuti differenziati già
    finanziati, da anni, dalla Regione e ancora da realizzare, in cui impegnare
    persone disoccupate residenti in Altamura organizzati nelle necessarie forme
    giuridiche;
  20. incremento delle iniziative di
    welfare locale, con particolare attenzione alle misure di sostegno alle
    famiglie con minori (buoni lavoro, borse lavoro, benefici economici,
    affidamento di terreni comunali per l’autoproduzione di beni, etc …);
  21. 21) eliminazione dei gettoni di
    presenza spettanti ai Consiglieri comunali per la partecipazione alle
    commissioni consiliari e ai titolari di cariche elettive già percettori di
    altri redditi, nonché riduzione del 60% delle indennità spettanti ai titolari
    di cariche elettive non percettori di altri redditi;
  22. avvio di un piano contro
    l’evasione fiscale e di misure per l’incremento della raccolta differenziata.

Tanto premesso e considerato, i sottoscritti consiglieri
propongono l’approvazione della seguente

Mozione

impegnare il Sindaco e la giunta comunale a dare seguito
alle citate iniziative e proposte entro 30 giorni dalla data odierna e a
comunicare al Consiglio Comunale entro 40 giorni dalla data odierna il loro
stato di attuazione
”.

Altamura, 27 marzo 2013

 

Hanno sottoscritto la Mozione i consiglieri comunali Rosa Melodia, Lello Rella, Enzo Colonna, Donato Piglionica, Saverio Diperna, Dionigi Loiudice, Saverio Loiudice.

Oltre ai
consiglieri sottoscrittori, hanno votato a favore i consiglieri Nico
Dambrosio, Nicola Loizzo, Pietro Ciccimarra, Angela Miglionico, Giandomenico
Marroccoli, Daniele Tresca, Pasquale Giorgio. Si è astenuto Onofrio Capriati.