I DELIRI PROSEGUONO: SOLDI PER LA VIDEOSORVEGLIANZA DEL CANTIERE DELL’INFO POINT DI VIA TREVISO

NULLA ANCORA A TUTELA DI CITTADINI E IMPRENDITORI ALTAMURANI

L’info point turistico doveva aprire il 26 febbraio 2009. Dopo tre
anni, la struttura è ancora un cantiere ma l’amministrazione comunale decide
comunque di spendere 8.500 euro per sorvegliarla.

Da tempo, lo abbiamo evidenziato in più occasioni, l’attività
amministrativa comunale si sta rivelando priva di senso, si è fatta paradossale.
Non bastassero gli ingiustificati giri di valzer sull’appalto rifiuti [leggi qui], ecco un
altro segno di irrazionalità: con determinazione dirigenziale n.177 del 17
febbraio 2012, l’amministrazione comunale ha deciso di spendere 8.475 euro per
installare un impianto di videosorveglianza dell’info point turistico di Via
Treviso [leggi
qui la notizia
].

Mentre intere zone dell’abitato sono abbandonate a se stesse ed
aumentano i furti a danno di abitazioni e aziende (agricole e della zona
artigianale), cosa vanno a pensare gli strateghi di Palazzo di Città? Non
cercano di dare sicurezza ai cittadini e alle loro attività ma si concentrano
su un cantiere, su uno scatolone vuoto che doveva aprire il 26 febbraio 2009 e che,
senza una spiegazione, è lì chiuso e recintato da tre anni [leggi qui cosa denunciavamo
un anno fa
, anche con un’apposita
interpellanza
]. E lo fanno utilizzando il solito sistema della
videosorveglianza [leggi
qui le nostre critiche documentate e fatte per tempo
], che finora non è
servito a individuare i colpevoli di uno solo dei reati commessi in città negli
ultimi anni.

Ecco cosa scrivono gli strateghi di Palazzo di Città: “la struttura
Infopoint – sito di informazione turistica sui siti strategici dell’Uomo di
Lamalunga, Cava dei Dinosauri e Pulo di Altamura, ubicata a via Treviso, ormai
prossima al completamento, è stata già più volte oggetto di atti vandalici da
parte di ignoti, che hanno comportato danneggiamenti vari alla struttura, ancor
prima della sua consegna, rendendosi necessaria ed urgente l’installazione di
apposito impianto di videosorveglianza TVCC costituito da un circuito a
telecamere e videoregistrazione, al fine di scongiurare eventuali future
effrazioni all’interno del sito”.

Se la logica e le leggi non sono una opinione, qualcuno dell’amministrazione
in carica dovrebbe spiegare un paio di passaggi:

  • se la struttura è ancora da consegnare (e lo stato evidente di cantiere
    questo lascia supporre), la custodia del bene spetta all’impresa che esegue i
    lavori e non al Comune;
  • se invece la struttura è già nella disponibilità pubblica, il sindaco
    Stacca vuole gentilmente chiarire ai cittadini perché da anni non viene aperta
    sebbene egli ne facesse vanto, a suo tempo, in campagna elettorale con tanto di
    opuscoli ufficiali [leggi qui a
    pagina 20
    ]?
Altamura, 8 marzo 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

RIFIUTI: IL TAR SOSPENDE LA PROCEDURA NEGOZIATA URGENTE AVVIATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

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INTANTO IL
NUOVO APPALTO È ANCORA IN ALTO MARE!

 

Il Presidente
del Tar Puglia
Corrado Allegretta, su ricorso della Tradeco, ha sospeso con
proprio decreto (n. 151 del 28 febbraio 2012: leggi
qui
) la procedura negoziata urgente per la gestione transitoria e per un
anno del servizio di igiene urbana
nel Comune di Altamura, avviata
dall’amministrazione Stacca poche settimane fa
.

Poiché alla «gara
impugnata
– scrive il presidente del Tar – è stato conferito carattere
d’urgenza, cosicché la situazione giuridica della ricorrente … risulta essere
suscettibile di grave pregiudizio nel tempo intercorrente tra la data odierna e
quella della prima camera di consiglio utile (21 marzo 2012) per la trattazione
collegiale della domanda cautelare, ove si procedesse all’apertura delle buste
contenenti le offerte economiche presentate dai concorrenti»
; viceversa, si
legge ancora nel provvedimento, «un rallentamento della procedura fino alla
suddetta camera di consiglio non appare, allo stato degli atti, foriero di
grave danno per il pubblico interesse
».

Siamo in
presenza di un provvedimento cautelare che sospende gli effetti dell’atto impugnato
e che può essere concesso dal presidente del tribunale amministrativo quando
ravvisi il rischio di un danno per il ricorrente nell’attesa che la richiesta
della cosiddetta “sospensiva” possa essere presa in considerazione ed
eventualmente concessa dall’intero collegio della sezione del Tar.

Sull’assurda,
ingiustificata e totale impreparazione con cui l’amministrazione ha affrontato
la scadenza del contratto capestro che lega, con costi assurdi, il Comune alla
Tradeco da dieci anni abbiamo già scritto e detto
[leggi qui ad esempio.
Peraltro, è bene ricordare che, dieci fa, il nostro consigliere comunale Enzo
Colonna fu tra i pochissimi a chiedere e motivare, del tutto inascoltato,
l’annullamento della gara d’appalto: rinviamo ai documenti dell’agosto 2001 Riorganizzare il
servizio di raccolta dei rifiuti (clicca qui)
e del gennaio 2002 Gli esiti della gara di
appalto per il servizio di raccolta rifiuti (clicca qui)
. Da quattro anni,
poi, abbiamo più volte sollecitato lo scioglimento del contratto (leggi qui)
]
.
Anziché avere già selezionato con gara aperta e ordinaria l’impresa a cui
affidare la gestione del servizio per i prossimi nove anni già a partire dal 18
febbraio
(giorno successivo alla scadenza dell’ultimo contratto), i vertici del
potere cittadino hanno fatto ricorso a procedure d’urgenza
(prima quella
negoziata, poi un’ordinanza del sindaco) che, sinora, hanno avuto come
risultato l’avvio dell’ennesimo contenzioso da parte della Tradeco contro il
Comune
.

L’attesa delle determinazioni
del Tar sulla richiesta di “sospensiva”, che si conosceranno solo dopo
l’udienza del 21 marzo, ci impone cautela. Una cosa è certa però: è davvero difficile
interpretare sino in fondo quanto di sconcertante e incredibile si sta
verificando in municipio, riuscire a cogliere esattamente quali giochi di
potere e di interessi si stiano consumando
, quali siano i gruppi, le alleanze,
gli intrecci, le posizioni e i doppi giochi.

Ci
auguriamo solo che l’esito non sia il solito e già visto in questi decenni. Un
esito che non ci sorprenderebbe affatto, perché molti elementi fanno sospettare
e temere che si vada in questa direzione e anche perché sarebbe in linea con
uno schema di condotta già ampiamente collaudato in questo Comune: si fa la
faccia feroce con la ditta
(tutta una sceneggiata, in realtà), si adottano atti
giuridicamente ed amministrativamente precari, la ditta li impugna avviando i
contenziosi contro il Comune, l’amministrazione chiede pareri e affida costosi
incarichi legali, poi tutto si chiude con la sconfitta in giudizio per il
Comune o, come è già capitato in diverse occasioni
[leggi qui ad esempio], con una transazione che
viene fatta passare come favorevole per la Città.

Il tutto, sulla pelle e con
le tasche dei cittadini
.

Altamura, 29 febbraio 2012

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SIAMO AL DELIRIO: AMMINISTRATORI INADEMPIENTI DIFFIDANO SE STESSI A BANDIRE I NUOVI APPALTI RIFIUTI!

Tramite l’ATO, i massimi rappresentanti comunali fanno la
ramanzina a se stessi per i ritardi e le omissioni nell’approntamento dei nuovi
appalti di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Siamo lontani dai
primi caldi primaverili, ma già assistiamo a quelli che sembrano dei veri e
propri colpi di sole, allucinazioni. Siamo al paradosso, alla pura e delirante rappresentazione
teatrale.

Con una
fantastica deliberazione, la n. 1 del 26 gennaio 2012
, pubblicata ieri nell’albo
pretorio comunale [clicca
qui per leggere il testo integrale
], l’assemblea dell’Ambito Territoriale
Ottimale BA/4
(ATO, ossia l’autorità di gestione del ciclo rifiuti dei nove
comuni dell’Alta Murgia, che in realtà dall’inizio dell’anno non dovrebbe
neppure esistere perché ora, per legge regionale, l’ambito ha una dimensione provinciale)
ha diffidato le amministrazioni comunali a darsi rapidamente una mossa attivandosi
per l’espletamento delle gare di appalto per l’affidamento dei nuovi servizi di
raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani
che sarebbero scaduti il 17 febbraio.

L’ATO ha usato parole di fuoco e inequivocabili. Premette: “Vista,
l’inerzia di molti dei Comuni associati, che nonostante le continue
sollecitazioni degli Uffici dell’ATO BA4, non hanno attivato alcun atto formale
per definire i nuovi affidamenti
”; “Considerata la necessità di attivarsi in
merito alle azioni da intraprendere al fine di evitare ulteriori ritardi da
parte dei Comuni
”. Arriva poi a deliberare di “diffidare i Comuni al rispetto
delle seguenti prescrizioni: […] 2. Rispettare la scadenza degli attuali
affidamenti al fine di evitare l’eventualità di dover procedere a proroghe; 3.
Bandire le procedure per i nuovi affidamenti senza ulteriori indugi
”. Per il
resto il senso e soprattutto l’utilità di tale deliberazione sono difficilmente
comprensibili, in quanto l’assemblea dell’ATO si limita a confermare quanto
aveva già deciso due anni fa (deliberazione n. 1 del 2010 del tutto inapplicata
dai Comuni) e che il nostro consigliere comunale Enzo Colonna ha ricordato in
diversi interventi pubblici: ovvero torna a delegare i singoli Comuni “ad
espletare gare a termini limitati per assicurare i medesimi servizi di igiene urbana, sino all’istituzione ed
organizzazione del servizio di gestione integrata da parte del Consorzio
”.

Tutto normale? Per nulla. L’ATO è infatti un consorzio di
“proprietà” dei Comuni
(la quota di maggioranza relativa, il 35%, è del Comune
di Altamura), che sono rappresentati nell’assemblea dai sindaci o loro delegati.
Se si escludono i commissari prefettizi del tutto incolpevoli che amministrano
Gravina e Santeramo e non possono certo rispondere di omissioni altrui, gli
amministratori comunali ancora inadempienti
(ad esempio, quelli di Altamura) con
quella delibera hanno denunciato i propri ritardi e omissioni, hanno diffidato
se stessi. Insomma, si sono fatti da sé la ramanzina e la lezioncina
. Roba che
lascia sgomenti!

Allora le ipotesi sono tre: 1) o l’ATO, come sospettavamo, si
è rivelata
, nonostante i costi della sua gestione, una realtà priva di senso e operatività,
che è servita ai sindaci, di volta in volta, solo come schermo o parafulmine
per le proprie decisioni, omissioni o inefficienze; 2) o siamo in presenza di
un chiaro caso di sdoppiamento della personalità
(gli amministratori dicono e
fanno una cosa nell’assemblea dell’ATO e poi, nei rispettivi Comuni, se ne
infischiano bellamente); 3) oppure stanno giocando con le istituzioni e le
leggi, sulla pelle e con le tasche dei cittadini
.

È proprio un caso preoccupante: abbiamo bisogno di uno specialista
serio per curare sintomi sconcertanti… ed evitare ulteriori salassi e ritardi a
danno dei malcapitati cittadini.

Altamura, 24 febbraio 2012

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APPALTO RIFIUTI: INERZIE, RITARDI E OMISSIONI DI SINDACO E MAGGIORANZA, CHE INTANTO FANNO L’AMMUINA

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Approntiamo queste note giusto per ricapitolare accadimenti e responsabilità riguardanti il nuovo appalto sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini. L’ammuina tra il sindaco e pezzi della sua maggioranza (liti, parole grosse, minacce di crisi e di cacciate, ecc.: leggi qui, qui, e ancora qui oppure qui) sta infatti creando solo una cortina fumogena che non fa capire e cerca di nascondere la cruda realtà:

  1. Solo nei primi giorni di gennaio 2012, cioè ad appena un mese dalla scadenza del contratto decennale che lega il Comune alla Tradeco, il sindaco e la sua maggioranza presentano una proposta di deliberazione per il consiglio comunale con gli indirizzi (molto generici) per il nuovo servizio. A chi la vogliono dare a bere, dunque?!
  2. Sia chiaro: una gara di queste complessità, entità e proporzioni (stiamo parlando, con gli aggiornamenti, di circa 100 milioni di euro che verranno spesi in nove anni!), ha bisogno – tra deliberazione di consiglio, regolamento, predisposizione del bando, pubblicazione, termini per le offerte, nomina della commissione di gara, valutazione delle offerte, individuazione del vincitore, verifica dei requisiti, aggiudicazione, stipulazione del contratto – di almeno un anno/un anno e mezzo per essere espletata in tutte le sue fasi. Tutto questo procedendo rapidamente, senza indugi ed escludendo intoppi come contestazioni, contenziosi e ricorsi.
  3. È di tutta evidenza, dunque, che il sindaco e la sua maggioranza andassero sparati con l’idea di una proroga del contratto [leggi qui cosa scrivevamo ad inizio gennaio]. Si sono fermati dinanzi all’evidente impossibilità, sancita dalla legge, di procedere con una cosa del genere, come da noi segnalato in più occasioni nei mesi scorsi. A chi la vogliono dare a bere, dunque?!
  4. Hanno fatto ricorso nei giorni scorsi ad una procedura d’urgenza (per garantire il servizio ancora per un anno) che la legge ammette solo in casi di “estrema urgenza” e quando questa condizione di estrema urgenza “non sia imputabile” all’amministrazione appaltante [leggi qui]. Che il contratto con la Tradeco scadesse il 17 febbraio era noto appunto da dieci anni! Non hanno mosso un dito sinora, nonostante le decine di sollecitazioni (in forma scritta e verbale) che noi e il nostro consigliere comunale Enzo Colonna abbiamo prodotto in questi anni [segnaliamo solo un paio dei nostri interventi pubblici: clicca qui per un nostro documento di ottobre 2011; poi qui per uno di settembre 2011 ed ancora qui per uno di aprile 2011]. Insomma, non possono dire: non abbiamo fatto nulla sinora, ci siamo svegliati solo ora, beh… facciamo una procedura d’urgenza! A chi la vogliono dare a bere, dunque?!
  5. Ora dicono che non fanno in tempo nemmeno con questa procedura di urgenza e quindi il sindaco “ha dovuto” adottare un’ordinanza [leggi qui il testo] con il quale dispone che la Tradeco prosegua il servizio oltre la data di scadenza del contratto, dopo il 17 febbraio, sino a quando non sarà conclusa la procedura per il miniappalto (si fa per dire, è mini nella durata, un anno, ma ci costa circa 8 milioni di euro).

In ogni caso, ci sarebbe da ridere se non fosse che stanno giocando con le istituzioni, con le regole e con i soldi dei cittadini.

Vediamo ora come stanno le cose. Deliberano a maggioranza gli indirizzi per il nuovo servizio il 19 gennaio 2012. Distribuiscono la bozza di regolamento di organizzazione del servizio solo nei giorni successivi (quando andava approvato assieme agli indirizzi). Si inventano la procedura di urgenza il 10 febbraio per l’affidamento del servizio per un solo anno, dando sette giorni alle imprese per manifestare il loro interesse a presentare un’offerta. Il 17 febbraio scade appunto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per la pseudogara sull’affidamento del servizio per un anno. Ovviamente, non facendo in tempo a completare nulla per il 17 febbraio (nemmeno questa pseudogara con il turbo), sono ora costretti ad architettare altro, un altro procedimento superurgente (ecco dunque l’ordinanza del sindaco), per assicurare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in attesa del completamento della procedura di urgenza.

Insomma si sono inventati qualcosa per fare quello che avevano detto di dover fare con urgenza, in attesa di riuscire a organizzare, chissà quando, quello che normalmente avrebbero dovuto preparare da almeno due anni.

Ecco spiegata l’ammuina. Solo fumo, uno stratagemma per non ammettere che non hanno fatto nulla per arrivare pronti, con carte a posto e soluzioni efficaci, alla scadenza, dopo dieci anni, di un contratto che ha costi elevatissimi, che non copre tutti i quartieri di Altamura, che ha dato scarsissimi risultati nella raccolta differenziata.

Uno scandalo al sole, come andiamo ripetendo da un anno e mezzo a questa parte le cui responsabilità, gravi, sono tutte e chiaramente dell’amministrazione in carica.

A chi la vogliono dare a bere?!

Altamura, 15 febbraio 2012

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SCADE IL CONTRATTO RIFIUTI, L’AMMINISTRAZIONE NON E’ PRONTA E FA UN ‘MINIAPPALTO’ PER UN SOLO ANNO!

DOPO DIECI ANNI, IL DANNO E LA BEFFA.

Dopo dieci anni di attesa, immobilismo e polemiche, l’amministrazione comunale ha lasciato che scadesse il contratto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti senza avere nulla di pronto per il nuovo servizio.

L’amministrazione Stacca non ha fatto ricorso alla proroga, che sarebbe stata illegittima, ma per affidare il servizio per un anno ancora ha adottato una procedura di urgenza (quella negoziata) che, tra l’altro, non prevede la pubblicazione di un bando di gara, ma il solo invito alle imprese che comunicheranno entro sette giorni (entro le ore 12 del 17 febbraio prossimo) il loro interesse a fare un’offerta economica su una base d’asta di 7.387.232,65 euro, iva ed ecotassa escluse [leggi qui l’avviso pubblicato nel primo pomeriggio di  venerdì 10 febbraio].

Una gara insomma molto ristretta nella partecipazione: le sole imprese che riusciranno a leggere in questi pochi giorni l’avviso sul sito del Comune e comunque in possesso dei requisiti previsti (fatturato, servizi in comuni di almeno sessantamila abitanti, ecc.). È facile supporre che, in queste condizioni, la partecipazione sarà davvero minima visto che, con soli 12 mesi a disposizione, saranno “poche” le aziende interessate a partecipare alla gara sobbarcandosi costi e investimenti cospicui. Ricordiamo, peraltro, che era stata la stessa maggioranza consiliare a respingere il 19 gennaio l’emendamento delle forze di minoranza volto a ridurre da 9 a 5 anni la durata del futuro appalto con l’argomento che più sono gli anni dell’affidamento, minore è il costo per la città. Non capiamo cosa sia successo in questi ultimi giorni, dunque!

Siamo infatti in presenza di una procedura d’urgenza a cui le amministrazioni pubbliche possono far ricorso in casi del tutto eccezionali e solo quando ricorra un preciso presupposto che la legge sugli appalti così testualmente descrive: «nella misura strettamente necessaria, quando l’estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti» (art. 57, comma 2, lett. c, del decreto legislativo 163/2006).

Si sapeva da dieci anni che il 17 febbraio 2012 l’attuale appalto sarebbe terminato: dove sono gli “eventi imprevedibili” e le “circostanze a giustificazione della estrema urgenza”? Non c’è traccia, esistono solo nelle fantasticherie del sindaco Stacca e della sua squadra di governo.

L’esito verso il quale ci avviamo costituisce, dopo dieci anni, un affronto alla Città, uno schiaffo in pieno volto ai cittadini altamurani che si sobbarcano gli elevatissimi costi di un servizio che sinora non ha garantito i risultati minimi di raccolta differenziata. Alla luce dei requisiti previsti dal bando approntato dall’amministrazione comunale, tutto lascia supporre che si sia di fronte ad un "abito su misura" che vede strafavorita l’azienda che da dieci anni svolge il servizio.

Uno scandalo di cui è responsabile unicamente l’amministrazione Stacca in carica che nulla ha fatto affinché, come abbiamo chiesto da mesi, il Comune arrivasse a tale importante appuntamento con le carte a posto e pronte, con soluzioni efficaci e puntuali.

Per quanto ci riguarda, eravamo pronti da tempo, da mesi. Le nostre proposte in merito al futuro servizio le abbiamo fatte a tempo debito. Le abbiamo anche presentate in un documento elaborato da tutte le forze di centrosinistra e depositato dai consiglieri comunali di minoranza il 13 gennaio 2012, nel primo consiglio comunale in cui la maggioranza al potere ci ha dato la possibilità di discutere di questo importante tema [disponibile qui ].

Altamura, 12 febbraio 2012

 

Partito Democratico – Sinistra Ecologia e Libertà – Movimento cittadino Aria Fresca –

Altamura con Piglionica – Italia dei Valori – Partito della Rifondazione Comunista

 

 

APPALTO RIFIUTI: UNA OCCASIONE PERSA

 L’Amministrazione Stacca ancora una volta dimostra tutta la sua arroganza e pervicacia nel difendere scelte dissennate.
Le generiche indicazioni fornite dalla maggioranza agli uffici comunali per il nuovo appalto rifiuti confermano la volontà gattopardesca dell’Amministrazione Stacca.
Abbiamo fornito importanti spunti e proposte affinchè il servizio rifiuti fosse veramente innovativo e al passo con i tempi e affinchè la gara di appalto avvenisse all’insegna della massima trasparenza.

Di seguito una breve descrizione delle nostre proposte per il miglioramento e la riduzione dei costi del servizio rifiuti (di cui alleghiamo l’intero testo che ha preso la forma di un maxiemendamento depositato dai consiglieri di minoranza nella seduta del consiglio comunale del 13 gennaio 2012 e bocciato dalla maggioranza).

  • Per noi una efficace politica dei rifiuti deve avere l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti attraverso interventi coordinati sui produttori (i.e. le attività produttive e commerciali in genere) e sui consumatori, sul punto rinviamo alle iniziative suggerite nel documento avvertendo che ve ne sono molte altre che potrebbero attuarsi.
  • In merito al tipo di servizio, riteniamo che il ritardo accumulato in questi anni debba essere recuperato attuando un sistema domiciliare (c.d. ‘porta-a-porta’) di raccolte differenziate spinte, ossia dell’umido (con contenitori aerati), della carta (con contenitori diversificati per tipo di utenza), vetro, plastica, alluminio, oli e grassi commestibili, secco non riciclabile.
  • E’ necessario attuare anche un sistema di raccolte differenziate di rifiuti mediante il posizionamento di adeguati contenitori presso gli esercenti per: pile e batterie, farmaci e medicinali, RAEE, toner, cartucce, pneumatici di provenienza domestica.
  • Unitamente a tali sistemi di raccolte, è necessario realizzare un numero sufficiente di centri di raccolta multi-materiale, dislocati uniformemente sul territorio comunale.
  • Particolare attenzione dovrà essere posta all’informazione sul sistema di raccolta, sui quantitativi prodotti e sulle tariffe.
  • Altrettanta attenzione dovrà essere prestata alla prevenzione di comportamenti illegittimi e all’applicazione di sanzioni in questi casi. Di contro, dovranno prevedersi premialità per coloro che tengono comportamenti virtuosi.
  • Riteniamo che sia giunto il momento di passare dalla tassa alla tariffa nella determinazione del costo per utente. Un sistema a tariffa consente di commisurare il costo del servizio alla effettiva produzione di rifiuto da parte di ciascun utente e una maggiore equità nella ripartizione di tutti i costi, oltre che rappresentare una concreta applicazione del principio ‘chi inquina paga’. Peraltro tale sistema è espressamente previsto dalla legge nazionale.
  • In tale ambito, agevolazioni dovranno prevedersi per le famiglie numerose, per gli utenti con redditi bassi, per chi si trova in stato di disoccupazione e per le attività produttive ritenute meritevoli.
  • Il servizio dovrà essere affidato per un tempo massimo di 5 anni, attesa la continua evoluzione tecnologica e normativa nel settore.
  • L’affidamento dovrà avvenire mediante gara pubblica con il sistema del massimo ribasso sul prezzo posto a base d’asta dall’Amministrazione Comunale, così da assicurare massima trasparenza nella valutazione delle offerte.
  • Dovrà prevedersi che possono partecipare alla gara pubblica solo le imprese che hanno gestito servizi di igiene urbana negli anni precedenti raggiungendo una percentuale minima del 40%. di raccolta differenziata.
  • Dovrà prevedersi una clausola di risoluzione del contratto con il gestore nel caso in cui questi non raggiunga gli obiettivi stabiliti dall’amministrazione.


Per una più ampia trattazione di questi temi rinviamo al testo allegato.
Le nostre proposte si pongono l’ambizioso obiettivo dei ‘rifiuti zero’, anche quale fondamentale obbligo verso le generazioni future. Il servizio di igiene urbana deve vederci impegnati ad accrescere i vantaggi sociali ed ambientali per tutti.

Nei prossimi giorni comunicheremo la data della conferenza stampa sull’argomento che terremo nell’aula della minoranza presso il Comune di Altamura per illustrare il tema e le nostre proposte per ridurre i costi dei politici altamurani.

Partito Democratico – Sinistra Ecologia Libertà – Movimento cittadino Aria Fresca – Altamura con Piglionica – Italia dei Valori – Partito della Rifondazione Comunista

 

 

 

RETE SCOLASTICA COMUNALE: FERMATO PER ORA LO SCONQUASSO

PRIMI RISULTATI POSITIVI GRAZIE AL LAVORO COMUNE DI COMITATI, MOVIMENTI E RAPPRESENTANTI POLITICI

La media “Tommaso Fiore” e il 4° circolo “S. Giovanni Bosco” saranno accorpati. Per il resto, non cambia l’attuale assetto scolastico. Scongiurato per ora lo sconquasso delle scuole cittadine.


Positive notizie per il mondo scolastico cittadino. Nei giorni scorsi, la Regione Puglia ha approvato il piano di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche altamurane [leggi qui e clicca qui per la scheda di dettaglio del dimensionamento approvato dalla regione], accogliendo la richiesta del Comune di Altamura di formare un solo istituto scolastico comprensivo, accorpando la scuola secondaria di I grado "Tommaso Fiore" e il IV Circolo Didattico "S. Giovanni Bosco" (per un totale di circa 1.311 alunni). Per il resto, l’attuale assetto scolastico per ora resta così com’è, senza sconvolgere la vita di alunni, famiglie, personale docente e amministrativo.

Un risultato raggiunto grazie alle sollecitazioni univoche provenienti dal comitato “Scuola Bene Comune”, dalle forze di opposizione, dal consigliere regionale che rappresenta il territorio (Michele Ventricelli) e dall’assessore regionale all’Istruzione Alba Sasso.

Un risultato raggiunto anche con il nostro apporto, in linea con l’approccio che avevamo per tempo proposto [leggi qui]. Un approccio, cauto e gradualista, che puntava proprio a risolvere la situazione della scuola media Tommaso Fiore, sottodimensionata rispetto ai parametri di legge (in quanto con meno di 600 alunni).

Per il momento, l’enorme pericolo di sconvolgere la vita di migliaia di alunni, famiglie e personale scolastico è solo rinviato. Resta purtroppo in piedi lo scellerato e scriteriato piano ad otto istituti comprensivi deliberato a novembre dall’amministrazione comunale e mai revocato. L’unico piano su cui l’Ufficio Scolastico regionale ha potuto esprimere il proprio parere (peraltro favorevolmente). Infatti, l’ultima deliberazione della giunta comunale (n.1 del 20 gennaio) non ha revocato la prima ipotesi ad otto istituti scelta a novembre ma l’ha soltanto integrata con due ulteriori ipotesi (quella con un solo istituto comprensivo e quella che prevede sette istituti: leggi qui). Tali ultime due soluzioni, poiché adottate solo negli ultimi giorni, non sono state nemmeno sottoposte al parere dell’Ufficio Scolastico regionale.

Da qui i timori da noi espressi in più occasioni (interventi pubblici del nostro consigliere Enzo Colonna) che ci avevano indotto a chiedere con insistenza la revoca della deliberazione di novembre, ad immaginare un piano a sette istituti comprensivi (molto più razionale e meno problematico) da attuarsi con gradualità in tre anni e a prevedere per il prossimo anno scolastico (2012/2013) l’avvio di uno o al massimo due istituti comprensivi.

Ora non resta che confidare nella pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte costituzionale a seguito dell’impugnazione da parte di alcune regioni italiane (tra cui la Puglia) della legge statale che aveva imposto tali riordini.

Se non dovesse essere così, si dovrà tornare subito a lavorare per cancellare il piano ad otto istituti comprensivi formalmente adottato e la cui attuazione rischia di essere solo rinviata all’anno scolastico 2013-2014. Abbiamo guadagnato tempo ma, in assenza di fatti e atti nuovi, il problema è solo spostato di un anno!

Altamura, 27 gennaio 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

 

SINDACO STACCA SI CREDE RE SOLE, PADRONE DELLA CITTA’: SOLDI PUBBLICI PER TUTELARE PROPRIA IMMAGINE

Con puntualità svizzera, il sindaco Stacca e la sua squadra di governo colpiscono ancora. Non contento delle figure ridicole rimediate qualche anno fa, quando nominò con soldi pubblici legali di sua strettissima fiducia per tutelare la propria immagine [leggi qui], il novello Re Sole murgiano torna sul luogo del delitto con la consueta arroganza.

Abbiamo infatti scoperto che, il 16 dicembre scorso, il sindaco e la giunta comunale (in formazione al completo) hanno approvato una delibera, la n. 163 (pubblicata nell’albo pretorio comunale il 17 gennaio: il cui file è disponibile qui), avente come oggetto la “Tutela dell’immagine del Comune di Altamura – atto di indirizzo per il conferimento di incarico professionale per la promozione di azioni giudiziare a tutela dell’ente”.

A tutela dell’ente un corno! Leggendo le due paginette della delibera, si scopre che l’”ill.mo Dr. Mario Stacca” (i quarti di nobiltà vengono così citati nel testo della delibera) indicherà un legale di sua fiducia, “cui affidare l’incarico di intraprendere ogni e qualsivoglia azione ed iniziativa giudiziale […] nei confronti di tutti quei soggetti che offendano e ledano la dignità, l’immagine e il decoro dell’ill.mo Dr. Mario Stacca.

Avete letto bene: il “Sig. Ill.mo Sindaco” (altra citazione della delibera) non distingue tra la sua persona e l’istituzione che rappresenta, proprio come i sovrani assoluti del Seicento.

Ma c’è pure di più. Infatti il sindaco (pardon: il “Sig. Ill.mo Sindaco”) e la sua squadra decidono di usare indecorosamente soldi pubblici per un motivo ben preciso: vogliono parare il regale fondo schiena del primo cittadino dalle notizie di stampa che riguardano l’inchiesta “condotta dalla Direzione distrettuale antimafia Desirèe Digeronimo [l’errore di sintassi non è nostro], coordinate dal procuratore distrettuale antimafia Antonio Laudati”. A detta della squadra al potere cittadino, nelle notizie riportate dalla stampa si legge di “continui illazioni [anche qui l’errore ortografico non è nostro] a carico del Sig. Ill.mo Sindaco del Comune di Altamura e nei confronti di tutta l’amministrazione”, di “presunte connivenze calunniose e diffamatorie sull’Amministrazione ingenerando nel lettore falso convincimento a detrimento dell’immagine della Città e della sua gloriosa storia”.

Come no? Secondo l’amministrazione l’immagine e la storia millenaria di Altamura di identificano tutte con la figura regale dell’”ill.mo Dr. Mario Stacca”, alla faccia di Federico II, Tommaso Fiore e altre personalità di questo spessore.

Ecco, qui a detrimento dell’immagine della città e della sua gloriosa storia non rimane che lo sconcio osceno di questa delibera, in cui ancora una volta si utilizzano le istituzioni (con relativi fondi) per i propri fini. Il problema, ancora una volta, non è per lorsignori la nudità del re ma chi, con il proprio doveroso lavoro giornalistico, ne sottolinea la nudità.

A questo siamo arrivati! Pensiamo proprio che – come abbiamo segnalato con una tempestiva nota congiunta di tutte le forze di opposizione (leggi qui) – la Federazione Nazionale Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti e la Corte dei Conti troveranno molto interessante questo pezzo ‘mirabile’ di azione amministrativa locale.

Altamura, 20 gennaio 2012

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

   Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet: www.enzocolonna.com

 

 

 

VERGOGNA! NESSUN ENTE LOCALE SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NEL PROCESSO ”MURGIA AVVELENATA”

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Comune di Altamura, Provincia di Bari e Regione Puglia: tutti e tre
snobbano il processo. Svanisce la possibilità di tutelare i cittadini altamurani.

Ingiustizia è fatta. Lo schiaffo in faccia ai cittadini
altamurani è dolorosissimo. Oggi si è tenuta la prima udienza del processo
“Murgia Avvelenata”
(la seconda è stata fissata al 21 febbraio) e il Comune di
Altamura non si è costituito parte civile. Nessuna costituzione nemmeno dalla
Provincia di Bari e nemmeno dalla Regione Puglia
. In sintesi, nessuno degli
enti locali di riferimento ha deciso di far valere i diritti dei cittadini
altamurani.


Particolarmente sconcertante la mancata costituzione di
parte civile del Comune di Altamura
, il cui territorio è stato quello più
direttamente colpito dallo sversamento di rifiuti e fanghi [nonostante la
sollecitazione di tutti i consiglieri di opposizione di centrosinistra (
leggi qui) e gli appelli di associazioni e movimenti
culturali cittadini (
leggi qui)]. Dopo aver impegnato risorse pubbliche in pareri
legali e contenziosi (pure vinti!), dopo aver subito il danno (di immagine ed
economico) maggiore, l’amministrazione comunale si ritira come se nulla fosse,
come se la questione non riguardasse Altamura. Eppure si tratta della stessa
amministrazione così sollecita nello spendere risorse in avvocati quando si
tratta di allungare il contratto di alcuni dirigenti o di tutelare l’immagine
del primo cittadino
[
leggi qui].


Una vergogna. Eppure non solo si erano costituiti per tempo
parte civile il Comune di Modugno, Legambiente, Codacons e proprietari di aree
vicine
a quelle interessate allo spargimento [
leggi qui la nostra
segnalazione del 26 settembre 2011
], ma oggi, in udienza, ne hanno fatto
richiesta anche l’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, il Ministero
dell’Ambiente e il Comune di Gravina
(il cui territorio è stato pure
interessato dallo spargimento di rifiuti tossici e fanghi; sarà un caso che
l’amministrazione gravinese è retta da un commissario prefettizio?).


Quindi si poteva, quindi si doveva agire per la costituzione
di parte civile e la difesa dei diritti del territorio.


Per il territorio altamurano, purtroppo, è l’ennesima
occasione persa, l’ennesimo schiaffo da parte di rappresentanti politici di
scarso livello, corta memoria e visibili solo sotto elezioni
.

Altamura, 18 gennaio 2012

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MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

Sede: Claustro Michele Giannelli n. 81 (a ridosso di Piazza Municipio, al primo piano). Sito internet: www.enzocolonna.com


La guerra preventiva dell’Amministrazione Stacca contro la stampa


Secondo la Giunta Comunale “quotidianamente si legge sulla
stampa locale di continue illazioni a carico del Sig. Ill.mo Sindaco del Comune
di Altamura e nei confronti di tutta l’Amministrazione e di presunte connivenze
calunniose e diffamatorie sull’Amministrazione
”.

Conseguentemente, con Deliberazione n.163 del 16/12/2011, la
Giunta Comunale ha incaricato gli uffici comunali di procedere a “predisporre
gli atti gestionali consequenziali per la nomina di un legale di fiducia
esterno che sarà individuato dal Sindaco cui affidare l’incarico di
intraprendere ogni e qualsivoglia iniziativa giudiziale … nei confronti di
tutti quei soggetti che offendano e ledano la dignità, l’immagine e il decoro
dell’Ill.mo dott. Mario Stacca
” [da qui il file della deliberazione adottata].

In sostanza il Sindaco nominerà un avvocato che lo segua
ogni giorno al fine di querelare o chiedere risarcimenti nei confronti di
chiunque esprima una critica severa riguardo la sua attività amministrativa.

Stride l’atteggiamento della Giunta Comunale, che non si è
costituita parte civile nel processo ‘Murgia avvelenata’ al fine di meglio
tutelare gli interessi dei cittadini (ad un’immagine sana, ma soprattutto ad
avere un ambiente pulito e sano) ma ritiene che le notizie riportate dalla
stampa in relazione alle indagini della Procura di Bari sui presunti intrecci
esistenti ad Altamura tra malavita organizzata, imprenditoria e politica siano
illazioni da perseguire giudiziariamente.

Né nella Delibera sono individuate le calunnie o le
diffamazioni e i responsabili di tali condotte. Ciò conferma che tale
provvedimento ha solo ed esclusivamente una funzione preventiva: evitare che
qualcuno possa esprimere valutazioni su ciò che in questi anni si è consumato
durante l’Amministrazione Stacca.

Inoltre fa particolarmente specie che si utilizzino ancora
una volta soldi pubblici per tutelare la propria immagine. È evidente che il
sindaco non riesce proprio a comprendere che una cosa è l’istituzione che
rappresenta ed altra è la propria immagine personale. Se vuole tutelare
quest’ultima, il sindaco può ben farlo ma utilizzando risorse proprie e non
impegnando le casse comunali.

Le forze di centrosinistra chiedono non solo il ritiro
immediato della delibera ma anticipano che denunceranno in ogni sede tale
ulteriore sperpero di denaro pubblico e maldestro tentativo di mettere a tacere
le voci critiche degli organi di informazione.

Altamura, 18 gennaio 2012

Partito Democratico – Sinistra Ecologia e Libertà – Movimento
Aria Fresca  –  Altamura con Piglionica – Italia dei Valori – Partito della
Rifondazione Comunista