PIAZZA CASTELLO: PARCHEGGIO FINTO, AFFARI VERI!

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MENO POSTI AUTO DI ORA, SCOMPARE IL MERCATO DEL PESCE, SPAZZATO VIA IL MERCATO DI FRUTTA E VERDURA, PENALIZZATI I COMMERCIANTI, DIMENTICATI I RESIDENTI DEL CENTRO STORICO. TUTTI SCONTENTI, TRANNE I SOLITI!

 

IL FINTO PARCHEGGIO DI PIAZZA CASTELLO

 

A volte stentiamo a credere ai nostri occhi. L’amministrazione Stacca ha confezionato l’ennesima fregatura ai danni della Città, l’ennesima svendita di beni pubblici, l’ennesimo regalo al fortunato privato di turno. Stacca e la sua comitiva ora hanno messo gli occhi e le mani su Piazza Matteotti (Piazza Castello), ma non per riqualificarla e migliorare – come chiediamo da anni – le condizioni di lavoro e di igiene del mercato.

La Giunta tre mesi fa ha dato via libera, dichiarandolo di interesse pubblico, ad un progetto di finanza per la realizzazione, da parte di un’impresa edile altamurana, di una struttura destinata a locali commerciali, posti e box auto in Piazza Matteotti [clicca qui per leggere la deliberazione della giunta comunale del 25 giugno 2008].

Si tratta di un intervento che di interesse pubblico non ha un bel nulla, ma di interesse privato moltissimo. Ci siamo immediatamente attivati con un’interpellanza del nostro consigliere comunale Enzo Colonna, ma l’amministrazione non si è degnata di rispondere alle nostre osservazioni, affermando (per bocca dell’assessore Zaccaria) che il progetto si farà così com’è [clicca qui per visionare il testo dell’interpellanza presentata; invece clicca qui per leggere un articolo a firma di Donato Fiorenzo per la Gazzetta del Mezzogiorno del 26 agosto 2008].

È bene allora che i cittadini sappiano cosa il progetto in realtà prevede (l’incartamento può essere da tutti visionato nell’ufficio tecnico e, in parte, lo mettiamo a disposizione in questa pagina: clicca qui per un’immagine planovolumetrica della "nuova" piazza ed inoltre per un’immagine della pianta del piano terra del progetto preliminare clicca qui):

Insomma, un “pacco” bello e buono quello che è stato preparato dalla comitiva Stacca per Altamura. Un vero e proprio regalo a vita a beneficio di un solo soggetto privato ma a danno di tutti. E queste sarebbero le brave persone, i capaci amministratori che dicono di essere?

Altamura, 25 settembre 2008

  

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S. Nicola)

Sito internet: www.enzocolonna.com

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SEGNALAZIONI 

Su prezioso consiglio di Annarita Marvulli, architetto e nostra amica, segnaliamo ai nostri visitatori la lettura del Libro Verde adottato dalla Commissione UE il 25 settembre 2007 dal titolo "Verso una nuova cultura della mobilità urbana" (clicca qui) e la visione di questa inchiesta della trasmissione Report dal titolo "Pedala!" (clicca qui).

 

CONCORSO PER 13 POSTI AL COMUNE: CHIEDIAMO SERIETÁ, IMPARZIALITÁ E TRASPARENZA

Mentre l’amministrazione comunale non vuole sentire parlare di nomina esterna dei commissari.

 

Sono state ben 3.726 le domande presentate per partecipare al concorso indetto dal Comune di Altamura per la copertura di 13 posti a tempo indeterminato di istruttore amministrativo. Una partecipazione imponente nonostante il bando sia stato pubblicato in piena estate (il 12 agosto con scadenza 31, proprio quando moltissimi sono in vacanza!). Una intera generazione di altamurani spera quindi di poter trovare uno sbocco lavorativo stabile lavorando per il Comune: una speranza che merita di essere tutelata garantendo procedure di valutazione serie, imparziali, rigorose e trasparenti.

A questo proposito, il consigliere comunale del nostro Movimento (Enzo Colonna) ha presentato nei giorni scorsi una interpellanza urgente al sindaco [clicca qui per leggere il testo in formato .pdf] chiedendo chiarimenti sulle procedure e i meccanismi di controllo, trasparenza ed imparzialità che il Comune intende adottare nell’espletamento del concorso. Abbiamo inoltre chiesto, proprio per garantire imparzialità e trasparenza, che la commissione che valuterà le prove del concorso sia composta tutta o in via prevalente da membri esterni, a differenza di quanto avvenuto in precedenti selezioni. Abbiamo proposto in particolare che gli esaminatori siano indicati da istituzioni o autorità autorevoli ed al di sopra delle parti come il Presidente del Tribunale di Bari, il Presidente del Tar Puglia, il Prefetto di Bari, il Rettore dell’Università di Bari. Il sindaco Stacca ed i suoi assessori hanno risposto in maniera evanescente ai nostri interrogativi e suggerimenti sui meccanismi di controllo e hanno fatto orecchie da mercante alla nostra proposta sulla nomina esterna dei commissari di concorso.

Ci auguriamo che il concorso possa svolgersi in maniera del tutto corretta, trasparente ed imparziale. Per quanto ci riguarda, ribadiamo la richiesta che la nomina dei commissari sia fatta da autorità esterne, diverse dai vertici comunali, e ci impegniamo a seguire con attenzione tutti gli sviluppi del concorso, invitando a segnalarci eventuali difficoltà, anomalie o stranezze che dovessero verificarsi inviando una e-mail a enzo@altamura2001.com o scrivendo al nostro indirizzo di Vico Mercadante.

Altamura, 19 settembre 2008

 

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

  

IL CASO ALTAMURA ALL’ESAME DEL PREFETTO DI BARI: LEGALITA’ E DECENZA NELLE ISTITUZIONI ALTAMURANE

AGGIORNAMENTO DEL 16 SETTEMBRE 2008

VENERDI’ 19, IL PREFETTO INCONTRA LE FORZE DI OPPOSIZIONE

In merito alle segnalazioni e denunce delle opposizioni (su cui, v. quanto scritto più avanti ed i links segnalati), il Prefetto di Bari, dott. Carlo Schilardi, ha convocato una riunione con tutte le forze di opposizione presenti in consiglio comunale (Movimento Aria Fresca, Sinistra Democratica, Partito Democratico) per venerdì 19 settembre, ore 11:00.

 

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IL PREFETTO DI BARI RICHIAMA AL RISPETTO DELLE REGOLE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ALTAMURA

Con una lettera del 24 luglio 2008 (CLICCA QUI per leggere il testo integrale), il Movimento Aria Fresca, tramite il suo consigliere comunale Enzo Colonna, informava il Prefetto di Bari del sistematico spregio delle regole democratiche da parte dell’amministrazione (o comitiva) al potere cittadino. Si denunciava (richiamando solo alcuni episodi tra i tanti, tutti documentabili) "una determinata, deliberata e sistematica opera di interdizione del libero e pieno espletamento del mandato consiliare, già di per sé fortemente limitato (quanto ad incisività nell’azione di governo) quando è espressione di una forza di minoranza".

Abbiamo ora appreso che il Prefetto di Bari dott. Carlo Schilardi – il quale, nel frattempo, dopo la solitaria denuncia del Movimento Aria Fresca, ha ricevuto anche una nota di denuncia del gruppo consiliare del Partito Democratico (datata 1° agosto 2008) ed una segnalazione verbale da parte del gruppo della Sinistra Democratica (nei primi giorni di agosto) a seguito della sciagurata ed illegittima seduta del 30 luglio 2008 del consiglio comunale [su questa vicenda, non priva di ulteriori sviluppi, cui vi segnaliamo il documento disponibile CLICCANDO QUI] – ha effettuato un primo, atteso, necessario e condivisibile intervento chiedendo ufficialmente chiarimenti al presidente del consiglio comunale, il geometra Nunzio Lagonigro, e ricordandogli "la rilevanza della funzione rivestita nell’assicurare lo svolgimento dell’Assemblea cittadina nella scrupolosa osservanza delle norme di legge, statutarie e regolamenti che presiedono al suo funzionamento, nonché l’esercizio del diritto di iniziativa e di accesso agli atti riconosciuto ai singoli consiglieri". Mettiamo a disposizione, in formato .pdf, il file che riproduce la breve lettera del Prefetto di Bari (CLICCA QUI).

Ovviamente, S.E. il Prefetto non conosce i suoi interlocutori (i destinatari delle sue sollecitazioni), superiori alle leggi e ad ogni forma di rispetto delle persone, delle funzioni e delle istituzioni. Ma comunque, il richiamo del Prefetto, un primo (minimo) effetto l’ha già prodotto. E’ partita infatti stamattina (10 settembre) la convocazione per due sedute del consiglio comunale (lunedì 15.09 ore 9 e martedì 16.09 ore 17) con all’ordine del giorno le interpellanze tuttora non trattate (ben 45 accumulatesi da gennaio ad oggi: CLICCA QUI per visionare l’ordine del giorno).

Anche questa volta, la comitiva al potere non si è smentita e non si è lasciata sfuggire l’occasione per porre in essere l’ennesima infantile ritorsione: hanno imposto, in sede di conferenza dei capigruppo, che la prima convocazione sia mattutina (anziché la usuale seduta serale), credendo così di mettere in difficoltà i consiglieri interpellanti, costretti a districarsi con impegni lavorativi (che sappiamo essere, a molti della comitiva, del tutto ignoti) e familiari e contando anche su una minore partecipazione o ridotta possibilità di seguire i lavori consiliari da parte dei cittadini altamurani.

 

ORA BASTA: BISOGNA SCIOGLIERE IL CONTRATTO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

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Il comportamento irresponsabile del sindaco Stacca spiana la strada ad una costosissima richiesta di risarcimento da parte della Tradeco.

 

ORA BASTA: BISOGNA SCIOGLIERE IL CONTRATTO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI

 

I timori avanzati il 26 agosto dal nostro Movimento [con il documento dal titolo “Tutti i nodi vengono al pettine” (clicca qui) e, subito dopo, con il successivo tabellone dal titolo “Sequestrata la discarica di Grottelline: Stacca continua a non fare nulla e si prepara a regalare un sacco di soldi alla Tradeco” (clicca qui)] sono diventati realtà. Il Comune di Altamura  – come ampiamente e facilmente da noi previsto – è stato citato in giudizio dalla Tradeco, la società che ha in gestione il servizio cittadino di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’azienda chiede [CLICCA QUI per il file che riproduce il ricorso] al Tribunale di Bari (sez. distaccata di Altamura) di ordinare in via d’urgenza (un c.d. 700) al Comune di Altamura di rispettare il contratto che lo lega alla Tradeco e di condannarlo a pagare la cifra di ben 523.505 euro (ai quali vanno aggiunti gli interessi di mora) per il trasporto nelle discariche di Andria e Conversano dei rifiuti cittadini effettuato dalla ditta solo per i primi quattro mesi di tale servizio (dal 1° aprile 2008, il giorno successivo alla chiusura della discarica di Altamura, al 31 luglio scorso, cioè circa 140mila euro al mese).

 

Dunque, apprendiamo ora, che da aprile, dall’inizio di questo servizio supplementare (il trasporto dei rifiuti per lo smaltimento in discariche ubicate fuori il bacino), l’amministrazione comunale, sinora, non ha pagato nulla. E non certo per un motivo di orgoglio e di rispetto per l’interesse pubblico: il mancato pagamento di qualsivoglia cifra non è stato un atto di forza e di coraggio nei confronti della ditta, non un gesto nobile di difesa degli interessi della collettività. Nulla di tutto questo.

Il comportamento tenuto dall’amministrazione cittadina è semplicemente irresponsabile e pericolosissimo, avallato in prima persona dal sindaco Stacca che, in questi mesi, non si è risparmiato in comunicati e dichiarazioni.

Nonostante da mesi egli stesso si sia affrettato a dichiarare che «i contratti si rispettano».

Nonostante con la sua maggioranza abbia deliberato in consiglio, per coprire il costo del trasporto fuori bacino mettendo in bilancio un cifra provvisoria pari a poco meno di 800mila euro, un ulteriore aumento del 15% nel 2008 della Tarsu (in tre anni, questa maggioranza ha aumentato la tassa del 55%).

Nonostante abbia richiesto pareri ad avvocati e consulenti che – a dire di questi amministratori comunali – hanno ribadito che “il contratto va rispettato”.

Nonostante il sindaco non si sia fatto scrupolo di sbandierare pubblicamente imminenti e decisive iniziative giudiziarie contro la ditta di cui nessuno ha saputo più nulla perché non se ne è fatto nulla.

Nonostante Stacca ed i suoi amici di comitiva abbiano diffuso pubblicamente diverse previsioni sull’entità delle somme da riconoscere alla Tradeco per il trasporto fuori bacino dei rifiuti: per l’amministrazione Stacca erano oltre 300mila al mese a dicembre 2007 perché calcolava le distanze – per le quali lo scandaloso contratto che lega il Comune alla Tradeco prevede un compenso di 1600 lire per il trasporto di una tonnellata per un chilometro – conteggiando sia i chilometri in andata sia quelli per il rientro dei mezzi; la somma poi è scesa a 150mila ad inizio anno, poiché le polemiche su tali costi assurdi avevano indotto a escludere dal conteggio i chilometri del rientro; poi – messi in difficoltà dalle nostre denunce sull’inefficienza del servizio e sull’inerzia del Comune e, soprattutto, investiti dagli sviluppi dell’inchiesta sull’intreccio tra affari, malavita e politica condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari – questi signori hanno iniziato a ridimensionare la cifra ipotizzando un costo di circa 30mila euro, conteggiando solo la distanza chilometrica delle discariche di Andria e Conversano dal limite del confine di bacino, entro il quale alla ditta – secondo quest’ultima interpretazione fornita dall’impaurita ma sempre più arrogante comitiva Stacca – non può essere riconosciuto alcun compenso.

Nonostante non abbia mosso un dito per aumentare il livello scandalosamente basso di raccolta differenziata cittadina (doveva essere il 40% alla fine del 2003, quando, nel 2008, siamo ancora ad una media di meno del 10%) e di conseguenza ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati da trasportare nelle discariche fuori bacino per cui paghiamo le assurde cifre prima richiamate.

Nonostante tutto questo ed altro ancora (tutto ovviamente documentabile!!), Stacca ed i suoi amici di comitiva che spadroneggiano in Comune non hanno fatto nulla sinora, non hanno pagato nemmeno l’ultima cifra da loro riconosciuta, creando così i presupposti per l’ennesimo contenzioso con la ditta, che ora – da posizione di forza – fa valere le proprie pretese milionarie in tribunale.

 

Eppure una soluzione c’era, alternativa all’irresponsabilità ed alla disfatta delle casse pubbliche. Una soluzione – molto più sensata e meno temeraria di quelle a cui ci costringono incoscienza, incapacità e malapolitica – c’era e c’è ancora.

 

Bisogna – lo ripetiamo dopo averlo sostenuto in consiglio comunale qualche mese fa con il nostro consigliere Enzo Colonna – porre un aut aut alla ditta Tradeco, concessionaria del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ad Altamura dal febbraio 2002 sino a febbraio 2012 (tre anni e mezzo ancora). O la ditta si rende disponibile a rinegoziare il costo del trasporto fissato nel contratto, riducendolo almeno alla cifra stimata nel piano regionale dei rifiuti del 2001 (quello in vigore alla data di sottoscrizione del contratto), cioè 200 lire per il trasporto di una tonnellata di rifiuti per un chilometro (dunque 1/8 del costo assurdo previsto nel contratto), oppure l’amministrazione comunale, visti anche i pessimi risultati della raccolta differenziata dovrà considerare risolto (sciolto) il contratto facendo valere l’insostenibilità dei costi ulteriori del trasporto dei rifiuti fuori bacino che fanno lievitare il prezzo del servizio di oltre il 30% rispetto al canone base (che si aggira sui 500mila euro al mese).

In altri termini, il contratto è divenuto eccessivamente oneroso per il Comune (a dire il vero, lo era sin dall’inizio come più volte, in completa solitudine, abbiamo denunciato). Tanto risulta ora ancor più evidente alla luce della circostanza che l’area interessata ai lavori per il nuovo impianto di bacino a Grottelline è stata sottoposta a sequestro, appena la settimana scorsa, dalla magistratura inquirente che – sopperendo a lacune, omissioni, inerzie ed inefficienze di sindaci, autorità di bacino e commissariato per l’emergenza rifiuti in Puglia – vuole vederci chiaro sul progetto e sull’iter di autorizzazione dell’impianto in una zona di pregio ambientale ed archeologico, rendendo così, però, evanescenti e privi di riferimenti temporali l’entrata in esercizio e la realizzazione stessa di un nuovo impianto al servizio del bacino e quindi anche di Altamura (l’impianto di Grottelline doveva essere pronto per la fine del 2008).

Pertanto, Altamura ed i suoi cittadini (sinora straordinariamente pazienti al cospetto di vessazioni fiscali finalizzate a coprire i costi della cattiva amministrazione) non possono continuare a sopportare, senza alcun termine (se non quello della fine del rapporto contrattuale prevista per febbraio 2012), il costo assurdo del trasporto fuori bacino. Il contratto va dunque impugnato dal Comune, se ne deve chiedere la risoluzione.

 

Ci troviamo, però, ancora una volta dinanzi all’assurdo di amministratori comunali che, anziché agire in difesa dell’interesse pubblico, lasciano (ci auguriamo inconsapevolmente!) che si creino i presupposti per un’iniziativa giudiziaria del soggetto privato contro il Comune.

Ora basta. Non c’è più tempo per le chiacchiere propalate dal sindaco e le solite furbate. Noi, lo ripetiamo, non ci lasciamo intimidire da toni alterati o da argomenti da osteria, non ci spaventano i comportamenti e le ritorsioni di personaggi che abusano di ruoli e funzioni pubbliche. Tutte condotte, accertate, già peraltro all’attenzione di altre autorità.

 

Lo ripetiamo, nell’interesse della Città, lanciamo ancora una volta LA NOSTRA SOLUZIONE. Il sindaco deve porre un’alternativa secca alla ditta: o si rinegozia il contratto (abbassando il costo del trasporto a livelli accettabili, almeno quelli previsti dal piano regionale dei rifiuti vigente all’epoca della sottoscrizione del contratto) oppure il sindaco deve liberare la Città da questo contratto capestro a cui non può essere ancora a lungo costretta.

 

Speriamo, anche se la storia politica ed amministrativa cittadina ce lo fa temere, che questa non sia l’ennesima occasione in cui incapacità e incoscienza, arroganza ed irrazionalità delle scelte degli amministratori ricadono come macigni su un’intera Città, con esborsi enormi ed evitabilissimi se solo si fosse rispettosi di leggi, regolamenti e buon senso. Non ci resta che sperare anche nell’esame attento di quanto sta accadendo da parte di tutte le Autorità e di tutti gli Organi di controllo (interno ed esterno): non è giusto che a pagare simili nefandezze siano solo gli incolpevoli cittadini amministrati.

Altamura, 5 settembre 2008

 

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

  

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APPENDICE DI CHIARIMENTO SULLA CLAUSOLA CONTRATTUALE RELATIVA AL TRASPORTO FUORI BACINO DEI RIFIUTI

 

Per chiarire di cosa stiamo parlando, cosa prevede il contratto che lega il Comune alla Tradeco, ecc., riprendiamo uno stralcio di un documento diffuso dal nostro Movimento con una pubblicazione risalente a dicembre 2007 [clicca qui per reperire il file in formato .pdf oppure clicca qui per leggere in altra pagina del sito], quando si discuteva dell’effettività della chiusura della discarica di Altamura allora fissata al 31 dicembre 2007:

 

«… Insomma, il 92% delle circa 2500 tonnellate di rifiuti che produciamo mensilmente va a finire in discarica. Cosa succede il 31 dicembre 2007? Chiude davvero la discarica di Altamura? NO di certo e per ragioni che la stragrande maggioranza dei rappresentanti della classe politica ed amministrativa cittadina non vorrà mai ammettere e confessare.

DI SEGUITO, PROVIAMO A SPIEGARE QUALCOSA:

A. La chiusura di un impianto come la discarica richiede alcuni mesi, necessari per individuare un impianto alternativo e per definire le condizioni organizzative ed economiche del trasporto dei rifiuti fuori bacino.

B. Da mesi andiamo ripetendo questa cantilena. Siamo rimasti del tutto inascoltati. Ora, a due settimane dalla fasulla data di chiusura della discarica (31 dicembre 2007), ci ritroviamo nell’ennesima situazione di emergenza. La medesima logica emergenziale che in 20 anni ha portato la capienza della discarica altamurana dagli iniziali 400mila a ben oltre un milione di metri cubi. La solita emergenza che ha rappresentato l’alibi dietro cui mascherare incapacità, complicità, grandi affari, incoscienza.

C. A due settimane dalla fasulla data di chiusura, ci viene comunicato che o continuiamo (noi e tutti gli altri otto comuni del bacino) a smaltire nella discarica di Altamura, oppure – minacciano con la voce grossa o ipocritamente seria e preoccupata – i cittadini altamurani dovranno farsi carico, oltre che della già costosa tassa sui rifiuti (che, anticipiamo sin d’ora, aumenterà pesantemente anche nel 2008), anche dei costi aggiuntivi per il trasporto fuori bacino.

D. Di cosa parliamo? È presto detto. Il contratto che lega il Comune alla Tradeco dal febbraio 2002 (e per 10 anni) è UN VERO CONTRATTO CAPESTRO. Qualcuno risponderà, almeno politicamente, di questo? Qualcuno ammetterà almeno di aver sbagliato? Sarebbe il minimo, se si considera che, all’epoca, ci sono state persone, pochissime, che avevano ampiamente previsto le situazioni che si vanno delineando ed avevano denunciato, quando ancora era possibile annullare tutta la procedura di gara, gli alti costi dell’appalto ed una serie di gravi illegittimità. Ricordiamo le prese di posizioni, tutte documentate, del nostro consigliere Enzo Colonna, allora eletto come indipendente nella lista dei DS; quelle dell’allora consigliere di centrodestra Giuseppe Giove e dell’allora esponente di Rifondazione Comunista Michele Lospalluto. Ebbene, cosa prevede il contratto nel caso in cui i rifiuti debbano essere trasportati e smaltiti in un impianto situato fuori bacino (ad esempio, nelle discariche di Conversano o Trani), come appunto si renderebbe necessario se davvero si chiudesse la discarica di Altamura il 31 dicembre 2007? L’art. 12 del contratto riconosce «alla Ditta i maggiori oneri di trasferimento per le maggiori distanze da percorrere rispetto» alla discarica di via Laterza. In particolare, il Comune si è impegnato a riconoscere alla Tradeco £ 1,6 per ogni chilogrammo di rifiuti per ogni chilometro. Insomma il trasporto fuori bacino di una tonnellata di rifiuti costerebbe 1600 lire per ogni chilometro. UNA FOLLIA AMMINISTRATIVA, CONTRATTUALE ED ECONOMICA, se si considera che ogni giorno, dalla sola città di Altamura, finiscono in discarica mediamente 75 tonnellate al giorno. Il che significa che ogni chilometro percorso dalle nostre 75 tonnellate giornaliere per raggiungere l’impianto fuori bacino disponibile (il più vicino, quello di Conversano, dista circa 55-60 chilometri) costerebbe 120.000 lire. Per raggiungere quindi la discarica di Conversano, il costo giornaliero si aggirerebbe intorno ai 7 milioni delle vecchie lire. Lo ripetiamo, una follia amministrativa, contrattuale ed economica!!

E. Una follia se si considera che il Piano regionale dei rifiuti adottato nel marzo 2001 dall’allora Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Puglia Raffaele Fitto indicava in 0,2 lire per chilogrammo per chilometro il costo del trasporto dei rifiuti urbani (200 lire per il trasporto di una tonnellata di rifiuti per ogni chilometro, quindi ben otto volte di meno rispetto a quanto invece previsto nell’appalto di Altamura!!). Una follia anche offensiva se si considera che in Comuni vicini, facenti parte del nostro stesso bacino, la stessa ditta (Tradeco) si è impegnata ad effettuare gratuitamente il trasporto dei rifiuti verso un impianto situato fuori bacino. È il caso, ad esempio, dell’appalto vinto un paio di anni fa sempre dalla Tradeco a Cassano. Ma cosa abbiamo scritto sulla fronte, noi altamurani, Joe Condor? Per quanto ancora una classe dirigente, nella migliore delle interpretazioni, incapace ci continuerà a rubare futuro e speranza?!

Questi sono i fatti, puri e semplici! E non lasciano scampo. La conclusione è una ed una sola: al di là delle dichiarazioni pubbliche, delle omissioni e responsabilità di questa o quella istituzione, degli schieramenti politici e delle parole e degli impegni solenni, la proroga dell’apertura della discarica altamurana (oltre la fasulla data di chiusura del 31 dicembre 2007) sta bene alla stragrande maggioranza dei rappresentanti amministrativi e politici.

UNA PROROGA CHE SALVA TUTTI, MA NON LA CITTÀ!!

Proseguire nel 2008 come in questi anni si è fatto, conferire tutto nella discarica di Altamura, evita di dover spiegare come mai sinora – come da molti mesi il nostro Movimento ed Enzo Colonna, nostro rappresentante in consiglio comunale, vanno ripetendo e chiedendo – non si sia fatto nulla per individuare una sistemazione alternativa ai nostri rifiuti in attesa del nuovo impianto di bacino i cui lavori sono iniziati solo il 5 dicembre e dureranno, salvo intoppi, circa un anno.

Soprattutto evita di dover fare i conti con il trasporto dei rifiuti fuori bacino. Evita cioè di dover spiegare – sul piano contabile, contrattuale, politico ed amministrativo – perché dovremmo pagare, a peso ed a costi esorbitanti, il trasporto fuori bacino di circa il 92% dei rifiuti complessivamente prodotti, cioè di pagare pure il trasporto di quei rifiuti che, con un efficiente o almeno minimo servizio di raccolta differenziata, dovrebbero essere recuperati o riciclati e certo non finire in discarica (almeno il 40%, negli obiettivi contrattuali non rispettati).

Evita inoltre di dover spiegare la follia del costo aggiuntivo fissato nel contratto tra il Comune e la Tradeco: 1600 lire per trasportare una tonnellata di rifiuti per un solo chilometro, quando secondo il piano regionale dei rifiuti sarebbe stato giusto pagare non più di 200 lire e soprattutto quando in altri comuni a noi vicini la stessa ditta è obbligata a svolgere tale servizio del tutto gratuitamente.

La proroga, oltre il 31 dicembre 2007, dell’esercizio della discarica altamurana salva tutti, vecchi e nuovi amministratori. Li salva dall’imbarazzo e da pesanti interrogativi. A pagare, non è una novità, è ancora una volta Altamura con i suoi cittadini.».

 

 

   

 

ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI DEL SETTORE SALOTTO

LUNEDI 1 SETTEMBRE ALLE 18,30

SPI CGIL VIA SANTA CATERINA 22, ALTAMURA

 

E’ passato quasi un’anno da quando la Rete 28 Aprile Cgil con i lavoratori della Natuzzi Jesce hanno chiesto alle OO.SS. di indire le elezioni per la RSU aziendale. Una battaglia per la democrazia sindacale, per ottenere rappresentanti dei lavoratori democraticamente eletti e quindi realmente legittimati a trattare. In tutto questo tempo, nonostante le rassicurazioni dei responsabili territoriali della CGIL (l’ultimo impegno in merito è del Seg. Gen. Fillea di Bari che dichiarava alla Gazzetta del mezzogiorno che il 22 luglio la commissione elettorale avrebbe definito il giorno delle votazioni) e delle altre OO.SS., la data per le elezioni della RSU non è ancora stata fissata.  

A tale situazione di per sé gravissima è aggiunta la evoluzione della crisi del gruppo Natuzzi . L’azienda che fruisce della Cassa Integrazione da  ormai 4 anni  nel giugno 2008 ha nuovamente chiesto ed ottenuto la proroga della Cigs. In questo nuovo ciclo di messa in Cassa Integrazione a zero ore per numerosi lavoratori della Natuzzi, emerge con tutta evidenza la drammaticità dell’assenza di una rappresentanza democratica dei lavoratori e quindi di un effettivo controllo sindacale, in quanto,  i criteri  con i quali vengono individuati i lavoratori da sospendere ricorrendo agli ammortizzatori sociali, i periodi e le modalità di distribuzione delle riduzioni di orario appaiono tutt’altro che trasparenti e coerenti con le prescrizioni normative. Sembra che ci sia stata una precisa volontà di lasciare alla proprietà mano libera, non consentendo ai lavoratori di dotarsi di una RSU e quindi impossibilitati a tutelare con efficacia i loro diritti sui tavoli negoziali attraverso rappresentanti democraticamente eletti.

La Rete 28 Aprile CGIL ritiene indispensabile avviare una mobilitazione dei lavoratori per la difesa dei livelli occupazionali, per la elezione della RSU e contrastare la Cassa Integrazione a zero ore poiché vera e propria anticamera del licenziamento.

La Rete 28 Aprile CGIL organizza un’assemblea delle lavoratrici e lavoratori del mobile imbottito lunedì 1 settembre alle ore 18,30 presso la sala dello SPI CGIL di Altamura in via Santa Caterina 22 ( nei pressi della Pizzeria 3 Archi ) .

 

RETE 28 APRILE NELLA CGIL PER L’INDIPENDENZA E LA DEMOCRAZIA SINDACALE

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

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Il sequestro dell’impianto per il trattamento dei rifiuti in costruzione a Grotteline conferma la gravità della situazione rifiuti nel bacino altomurgiano (Ba4). Difficoltà reali, ampiamente prevedibili ed in alcuni casi da noi ampiamente previste, generate dal solito comportamento irresponsabile di chi non ha voluto vedere, non ha voluto sentire, non ha voluto parlare.

 

 

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

  

È dunque finito sotto sequestro l’impianto, in costruzione (e la cui ultimazione era prevista contrattualmente per la fine di novembre 2008), di trattamento e smaltimento di rifiuti solidi urbani destinato a servire i nove comuni dell’ATO BA/4 tra cui Altamura.

Come si fa a non rendersi conto della gravità ed enormità della situazione? Solo incapacità ed incoscienza possono impedire di vedere la realtà: prima il parziale fermo dei lavori del nuovo impianto avvenuto il primo aprile scorso, perché – incredibilmente – nell’area furono rinvenuti rifiuti smaltiti ed interrati diversi anni fa, ora il sequestro dell’intero cantiere.

La situazione per Altamura è davvero insostenibile e chi amministra non sembra rendersene conto. Da tempo andiamo denunciando alcune situazioni scandalose. Ora, il sequestro sembra dare ulteriore conferma e concretezza ai nostri timori e sospetti.

 

Ancora una volta, torniamo a porre alcuni interrogativi:

  • Possibile che non ci si renda conto del pesante conflitto di interessi in cui oggettivamente si trova la Tradeco, che sta realizzando i lavori (in associazione con il Consorzio Gestioni Ambientali – Co.ge.am) a Grottelline ed allo stesso tempo incamera o sta per incassare ingentissime somme dal trasporto dei nostri rifiuti verso discariche fuori bacino, denaro che (non avendo il sindaco di Altamura ascoltato i nostri suggerimenti per una soluzione alternativa) continueremo a versare sino a quando non sarà disponibile un nuovo impianto di bacino?
  • Possibile che chi ha presieduto il bacino e che è anche sindaco di Altamura non si è ancora reso conto della gravità di quanto sta avvenendo e che è costato sinora agli altamurani un ulteriore aumento, nel 2008, del 15% della Tarsu (nei tre anni di amministrazione Stacca la tassa sui rifiuti è aumentata del 55%!) per coprire i costi del solo trasporto dei rifiuti nelle discariche di Andria e di Conversano, siti di smaltimento definiti sinora provvisori (sino al 31.12.2008)?
  • Il sindaco Stacca – lo stesso che, in risposta alle argomentate riserve sul contratto capestro che lega l’amministrazione alla Tradeco avanzate da anni dal nostro Movimento, afferma solennemente che «i contratti si rispettano» – come giustifica il non aver finora pagato nemmeno un euro all’azienda per il trasporto fuori bacino dei rifiuti [né i paventati 300mila euro al mese di cui l’amministrazione parlava a dicembre scorso, né i circa 150mila euro richiesti dalla ditta con la fattura per il trasporto del solo mese di aprile e previsti nel bilancio comunale 2008 (reperiti con l’aumento della Tarsu), né le somme via via inferiori che ogni volta il sindaco ha sbandierato, quando veniva messo in difficoltà, sostenendosi sul parere di dirigenti e di avvocati]? Invece di impugnare l’intero scandaloso contratto (uno dei più costosi di tutta la Puglia) o almeno quelle clausole (le più scandalose, come quella che determina il costo del trasporto fuori bacino) che stanno rendendo il contratto esasperatamente oneroso per Altamura, l’amministrazione Stacca continua a non fare assolutamente nulla (tranne i soliti comunicati o le solite lettere in cui scarica su altri responsabilità e decisioni che sono solamente sue), spianando così la strada all’ennesimo milionario contenzioso che la Tradeco sicuramente aprirà a breve e di cui faranno le spese, come è avvenuto nel passato, tutti i cittadini.

 

Ricordiamo anche che l’11 giugno scorso, di fronte alle difficoltà logistiche ed economiche sorte in seguito alla tanto attesa chiusura della discarica di Altamura, i sindaci dei comuni che tale emergenza hanno contribuito a creare con le loro mancate scelte dal 2001 ad oggi, le stesse autorità che in questi anni non sono state in grado di individuare un sito alternativo a quello discusso e discutibile di Grottelline come impianto di bacino e di avviare una gestione unitaria dei servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti (rinviandola al 2012, alla scadenza di contratti di lunga durata e dai costi assurdi, come quello per il trasporto dei rifiuti fuori bacino, che le autorità in questione hanno stipulato o tollerato con ditte private), le medesime autorità che hanno determinato uno dei livelli di raccolta differenziata più bassi della Puglia (circa l’8%), hanno rassegnato le dimissioni dall’Ambito Territoriale per protesta nei confronti di Provincia, Regione e Commissariato per l’emergenza rifiuti in Puglia. Addirittura il sindaco Stacca, che dovrebbe essere la prima autorità locale di controllo e sorveglianza in quanto per oltre tre anni è stato presidente prima dell’Autorità di Bacino e poi dell’Ambito Territoriale, fa finta di niente e ora chiede conto a Provincia, Regione, Commissariato e Ministero dell’inerzia di cui è stato il miglior rappresentante [tale atteggiamento, così tanto poco "sindacale", è stato clamorosamente sbugiardato da un articolo dell’infaticabile Cosimo Forina per la Gazzetta del Mezzogiorno, edizione del nordbarese del 28 agosto 2008 (clicca qui)].

 

Una farsa! Tutti sanno infatti che Stacca e questi signori, non da ora, ma da anni, si sono di fatto dimessi dalle loro funzioni e dalle loro responsabilità: non hanno deciso quando dovevano, hanno rinviato quando hanno potuto. Perfetti fantasmi dell’amministrazione e della politica.

 

L’indagine sull’impianto di Grottelline condotta dai Carabinieri dell’efficiente Nucleo Operativo Ecologico di Bari (al comando del tenente Gennaro Badolati) e coordinata dal pubblico ministero presso la Procura di Trani Michele Ruggiero si aggiunge a quella della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari (coordinata dal pm Desirée Digeronimo) e dà piena concretezza all’enormità delle difficoltà in cui si trova il bacino ed in particolare Altamura. Confidiamo nell’operato di magistrati e forze dell’ordine. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso, appurando eventuali responsabilità e chiarendo opacità amministrative che più volte abbiamo segnalato pubblicamente e a tempo debito: interventi in consiglio comunale, interpellanze, articoli, pubblicazioni, volantini. Denunce, sollecitazioni e proposte alle quali il sindaco Stacca e la sua maggioranza (in linea con alcuni atteggiamenti della precedente amministrazione) o non hanno risposto o non hanno fornito risposte convincenti.

 

Difficoltà reali, quasi tutte ampiamente prevedibili ed in alcuni casi da noi ampiamente previste e denunciate, generate dal solito comportamento irresponsabile di chi non ha voluto vedere, non ha voluto sentire, non ha voluto parlare.

 

Altamura, 26 agosto 2008

  

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA

 

 

I PADRONI DELLA CITTÁ

Di seguito riportiamo il tabellone/manifesto [clicca qui per il formato .pdf] sottoscritto ed esposto in questi primi giorni di agosto dalla Sinistra Democratica e dal Movimento Aria Fresca.

*

ANCORA UNA VOLTA IMPEGNANO IL CONSIGLIO COMUNALE A SISTEMARE GLI INTERESSI DI FAMIGLIA.

 

I PADRONI DELLA CITTÀ

 

Abbiamo informato il Prefetto di Bari [clicca qui per leggere la nota inviata da Enzo Colonna, consigliere comunale del Movimento Aria Fresca] sui comportamenti al di fuori di ogni regola del sindaco Stacca, della sua maggioranza e del presidente del consiglio comunale. Nell’assemblea consiliare del 30 luglio costoro hanno dato ulteriore prova di come leggi e regolamenti per loro siano solo un optional, un qualcosa su cui si può passare sopra quando si devono difendere interessi personali e personalissimi. Questa volta sono stati capaci di inventarsi di tutto: provvedimenti pasticciati ed illegittimi prima ritirati e poi messi in votazione, riunioni nel segreto della stanza del sindaco per decidere come risolvere l’irrisolvibile, pause lunghissime ben oltre i limiti di regolamento, attacchi furibondi e sguaiati alle minoranze, condotte abusive e false attestazioni in palese violazione di norme e regolamenti. Tutto ciò, per approvare un provvedimento che interessava un parente di un consigliere di maggioranza, per consentire di sanare un immobile realizzato abusivamente su un’area demaniale e su una strada prevista dal piano regolatore. Pensate: 8 ore di discussione, violazioni di regole e violenze verbali per accontentare una sola famiglia, per concedere l’area su cui è stato commesso l’abuso edilizio, altrimenti non sanabile.

La comitiva Stacca, nei suoi sgrammaticati tabelloni, ci tiene a precisare che “i cittadini sanno chi siamo noi e sanno chi sono loro” [clicca qui per visionare il tabellone prodotto dai partiti di centrodestra al potere cittadino]. Certo, ci auguriamo, anzi siamo convinti che i cittadini altamurani conoscano benissimo la ben diversa reputazione che accompagna noi e la distingue da quella dei Signori che fanno i Padroni della Città.

I cittadini sanno che noi proponiamo soluzioni, interpellanze, interrogazioni, organizziamo incontri pubblici, informiamo i cittadini, raccogliamo firme, nell’interesse di tutti e alla luce del sole.

I cittadini sanno anche benissimo chi sta amministrando con il sindaco Stacca la città da oltre tre anni. Ci sono persone coinvolte in storie di tangenti o che hanno ben precisi interessi imprenditoriali nel settore edilizio o coinvolti in gravi abusi edilizi o che nominano figli o padri in giunta ed in organismi di controllo. Ci sono quelli che sono stati condannati in via definitiva dalla Corte dei Conti a risarcire al Comune i danni plurimiliardari causati alle casse comunali; quelli che selezionano personale per il Comune e per le società comunali senza farlo sapere in giro; sono quelli che distribuiscono incarichi e consulenze senza avvisare il Ministero; sono quelli che fanno perdere alla Città importanti opportunità ad esempio presentando in ritardo la domanda per i fondi statali sulle Zone Franche Urbane di cui avrebbero potuto beneficiare i quartieri di Lama di Cervo e Trentacapilli o perdendo aule che la Provincia di Bari si era offerta di realizzare a beneficio delle scuole superiori altamurane; sono quelli che si fanno pagare con soldi pubblici l’avvocato personale e gli spazi di propaganda e pubblicità personale sugli organi di informazione locali.

Sì, hanno pienamente ragione, la cittadinanza sa benissimo chi sono Stacca ed i suoi amici di comitiva e di cosa sono capaci.

Altamura, 8 agosto 2008

 

SINISTRA DEMOCRATICA                                   MOVIMENTO ARIA FRESCA

  

CRIMINALI IN AZIONE. OLIO ESAUSTO NELL’ACQUA DEL POZZO “LA PUTTA”

 *

LA DENUNCIA 

 

Al Comando della

Compagnia dei Carabinieri di Altamura

 

Al Comando del

Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri – Bari  

Al Comando della Polizia Municipale di Altamura 

 

I sottoscritti Michele Loporcaro (MeetUp “il Grillaio”), Carlo Colonna (Comitato Acquamura), Enzo Colonna (Movimento Aria Fresca), Donato Loporcaro (Comitato di quartiere “Don Tonino Bello”), Vincenzo Giancaspro (“Senza Reti”), a nome proprio ed in rappresentanza dei rispettivi gruppi e movimenti tutti di Altamura

ESPONGONO/DENUNCIANO QUANTO SEGUE:

«Gli scriventi hanno nelle ultime ore accertato che il pozzo comunale sito sulla strada comunale esterna “La Putta” – come documentato anche da fotografie e video disponibili nel blog: http://ilgrillaio.blogspot.com – presenta nella sua acqua un’evidente forma di inquinamento determinato dal criminale sversamento di sostanze del tipo “olio esausto”.

Le fotografie e le riprese sono state effettuate in data 4 agosto 2008 e sono a disposizione delle Autorità in indirizzo ove necessarie o utili.

Il pozzo – nonostante il prelievo ed utilizzo delle relative acque sia stato da alcuni anni vietato, per motivi diversi da quelli qui denunciati, a seguito di alcune ordinanze adottate dal Comune di Altamura – è aperto e accessibile a chiunque e pare essere anche utilizzato in una zona, come appunto la contrada “La Putta”, oggetto di intensa attività agricola per autoproduzione di ortaggi.»

Confidano pertanto nell’avvio tempestivo delle procedure necessarie alla messa in sicurezza del sito, come pure dell’attività investigativa finalizzata alla individuazione dei responsabili.

Per comunicazioni e contatti, gli scriventi eleggono domicilio presso: Michele Loporcaro (MeetUp “il Grillaio”), via …, tel. …

Altamura, 5 agosto 2008

  

Michele Loporcaro (MeetUp “il Grillaio”)

Carlo Colonna (Comitato Acquamura)

Enzo Colonna (Movimento Aria Fresca)

Donato Loporcaro (Comitato di quartiere “Don Tonino Bello”)

Vincenzo Giancaspro (“Senza Reti”)

 

  *  

L’INTERPELLANZA

 

All’attenzione del

Sindaco di Altamura

– Palazzo di Città –

 

OGGETTO: Grave forma di inquinamento dell’acqua del pozzo comunale in contrada La Putta. Interpellanza urgente.

 

Lo scrivente Enzo Colonna, consigliere comunale per il Movimento Cittadino Aria Fresca,

premesso che:

  • su segnalazione del MeetUp Il Grillaio di Altamura e del Comitato Acquamura ha appreso, con il supporto di eloquentissime e tristissime immagini video, della presenza di sostanze inquinanti (a prima vista, olio esausto) nell’acqua del pozzo comunale in contrada La Putta di Altamura;
  • La Putta, ricorda il blog del MeetUp Il Grillaio (http://ilgrillaio.blogspot.com), si presenta come una sorta di valle occupata dagli orti altamurani a circa 3 km dal centro abitato. È una contrada ricchissima di acqua e, per questo, dominata da tanti piccoli orti per l’autoproduzione di ortaggi di ogni sorta;
  • dai riscontri dei componenti di tale MeetUp l’inquinamento dell’acqua potrebbe essere avvenuto lo scorso fine settimana;
  • dalle immagini effettuate dai componenti il MeetUp e disponibili anche nel loro blog, uno strato consistente di olio nero galleggia sull’acqua del pozzo;

tanto premesso, chiede con estrema ed obbligata urgenza al sig. sindaco:

  1. di intervenire attivando tutte le procedure previste per legge in presenza di situazioni di inquinamento (riscontro analisi e caratterizzazione dei luoghi, messa in sicurezza, bonifica) al fine di preservare l’integrità dei luoghi (per quanto ancora possibile) e la salute delle persone;
  2. di porre in essere tutte le procedure ed iniziative necessarie per l’individuazione e successiva condanna (in sede penale e civile) degli autori responsabili di un tale gesto criminale;
  3. di riferire in merito alle iniziative poste in essere.

 

Altamura, 5 agosto 2008

  

ENZO COLONNA

consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca